Sulla vicenda Comune di Erice e Consorzio universitario trapanese, interviene il presidente del Consiglio comunale della Vetta, Luigi Nacci.
“Alla luce della sentenza riguardante l'Università e la relativa condanna che prevede il pagamento di 103.000 euro da parte del comune di Erice, nel periodo in cui era sindaco Tranchida, mi corre l'obbligo fare alcune puntualizzazioni a livello personale: a quei tempi il sottoscritto in opposizione al sindaco protestò in consiglio e sulla stampa dichiarando l'inopportunita' di quella scelta. Fu la maggioranza di Tranchida a sostenere questa tesi”.
“Anche se sono vicino alla Amministrazione della Toscano, . -prosegue - non mi sottraggo alle mie esternazioni, avendo dimostrato nel tempo di essere un libero pensatore senza se qualcuno possa dire il contrario. Ancor oggi ritengo che allora sia stato un grande errore non versare quella somma. Inoltre continuai a votare anche contro il famoso Campus Universitario non ritenendolo utile in quanto non vi erano studenti della nostra provincia che ne ne avrebbero potuto usufruire. Ahimè spero che il comune di Erice non debba ancora soccombere per gli anni a seguire. È amaro pensare – conclude Nacci - che saranno i cittadini a sborsare una somma lievitata nel tempo per le spese legali ed interessi. La mia onestà intellettuale mi ha portato, se ce ne fosse bisogno, ad esternare il mio pensiero riguardo a un triste epilogo già annunciato”.