Salvatore Ombra, presidente di Airgest, la società che gestisce l'aeroporto di Trapani Birgi, la Tayaranjet avrebbe dovuto cominciare i nuovi voli giorni fa. L'inizio è stato posticipato perchè non c'era domanda. Il traffico aereo è uno dei settori più colpiti dalle restrizioni del Covid. Che Natale sarà per l'aeroporto di Birgi?
Sarà un Natale scarso. Assaeroporti ha stimato un danno di oltre 1,3 miliardi di euro per gli aeroporti italiani. Le compagnie perdono oltre 100 milioni di euro al giorno. E' uno dei settori più danneggiati. Gli aeroporti più grandi sono deserti. Il nostro aeroporto segue le stesse sorti. Le prospettive sarebbero state diverse, abbiamo in coda delle iniziative che a questo punto abbiamo stimato per la partenza dal 31 di Marzo, per la stagione estiva. Ma tutto dipende da quello che succederà. Le rotte in continuità sono state assegnate, ma c'è stato un ulteriore slittamento che abbiamo appreso al primo volo partito. Non è stata una bella cosa. Certo, di passeggeri ce ne sono davvero pochi, ce n'erano una decina nel volo per Napoli. Gli altri sono stati cancellati. Ma il principio della continuità territoriale è un altro rispetto alle altre rotte. Le compagnie sono pagate con un coefficiente di riempimento superiore al 60% proprio per ovviare a questo problema. Il rinvio scatta perchè ha piagnucolato Alitalia, con l'Enac che ha accettato lo slittamento. Spero che quello che si sta perdendo adesso lo si possa mettere in coda e recuperare nel 2023-24.
Qualche giorno fa ha avuto una riunione con i sindacati e con il presidente di Sicindustria Trapani Gregory Bongiorno. Il tema che si è affrontato è quello dei debiti con Ryanair da parte di alcuni Comuni. Ma sono gli stessi debiti, gli stessi Comuni, gli stessi intoppi da anni?
E' un debito di 150 mila euro. La Camera di Commercio ha recuperato qualche somma da alcuni comuni ancora morosi. Ci sono stati Comuni che hanno “surrogato” gli inadempienti. Se pagasse Marsala, Trapani e Favignana potremmo già raggiungere 100 mila da inviare a Ryanair e le cose cambierebbero. Devo dire che i rapporti con Ryanair continuano ad essere produttivi. E' anche vero che ogni telefonata si conclude con la domanda “were is my money?”, vogliono i loro soldi. Fanno la domanda a me, che di tutto questo c'entro poco. C'è però un programma importante con Ryanair che prevede un gran numero di rotte che partiranno da marzo. A questo si aggiungono le rotte in continuità, e l'accordo che abbiamo chiuso con la Lumingwings che è una piccola compagnia greca e metterà delle rotte per la Grecia e per Forlì. Ci saranno le rotte di Tarayanjet, Albastar e Corecon, abbiamo anche altre due trattative in corso. Di cui una con l'ex Blu Panorama, tra cui alcune rotte molto interessanti. Il Covid era la carta che non ci aspettavamo.
Farà ancora parte della Governance di Massimo Grillo? Perchè dopo la presentazione in campagna elettorale non se n'è saputo più nulla. La nominerà ancora consulente per il turismo?
Ho avuto un incontro con il sindaco di Marsala qualche giorno fa. Io ho accettato questa possibilità. Bisogna dire che la macchina del turismo è molto difficile, che non dà risultati nell'immediato, ha bisogno di tempo, e di una lunga gestazione. Bisogna fare una doppia analisi. Una sulla destination marketing, quello che vogliamo fare di questa provincia, in cui Marsala deve assumere un ruolo di leader. Due, cosa vogliamo fare per Marsala, come questa città possa diventare attrattiva. Questo è quello che bisogna capire, e poi strutturare uomini e forze per raggiungere i risultati. Ho detto questo al sindaco e all'assessore Oreste Alagna. Io un'idea ce l'ho, bisogna vedere quanto è percorribile, quanto lo voglia fare l'amministrazione. E' chiaro che non ho tempo da perdere, che la stagione estiva sta arrivando e bisogna fare una serie di cose, capire che eventi mettere in campo, quanti soldi ci sono. C'è, ad esempio, un'idea molto importante sul monumento ai Mille, che deve diventare un punto cruciale nell'accoglienza, ma non può bastare solo quello. Bisogna capire cosa fare, abbiamo già perso due mesi. Nel turismo il giorno che si perde non si mette in coda, è un giorno perso, non recuperato. Abbiamo la grande opportunità, nella sciagura: una volta riaperte le frontiere, sono convinto che la Sicilia e le nostre zone, come successo in Estate, saranno prese d'assalto. Non bisogna perdere questa occasione. Sono convinto che la Sicilia, per due – tre stagioni, sarà una delle mete preferite. Peccato che la provincia di Trapani è scarsamente conosciuta, non solo nel Mondo, ma anche in Italia.
Si sente più vicino a Oreste Alagna o Michele Milazzo? Non rida sotto i baffi...
Io mi sento vicino all'amministrazione e alla voglia di lavorare. Chi è amico resta amico. In questo momento cerchiamo di concentrarci sulle cose da fare per il territorio. Non perdiamo occasioni. Il turismo lavora in maniera trasversale: non c'è turismo se non c'è una città sicura, pulita, organizzata, se non c'è un'offerta. Su questo bisogna lavorare.