Ricordato, a Favignana, l'agente di polizia penitenziaria Giuseppe Barraco deceduto il 21 dicembre del 1991. Quella sera in mare era in burrasca e il giovane nocchiere motorista della motovedetta d'altura della locale base navale non esitò, libero dal servizio, ad andare in quel tratto di molo per rinforzare le "cime" agli ormeggi, ma un'onda violenta lo scaraventò in mare e dopo due giorni di ricerche venne ritrovato privo di vita.
Alla cerimonia hanno partecipato oltre a Massimo, fratello di Giuseppe Barraco, anche lui poliziotto penitenziario, le sorelle Paola e Maria Rosa, il vice sindaco di Favignana Vincenzo Sammartano, l'assessore Dafne Borgia, il presidente del Consiglio Emanuela Serra, il comandante della polizia municipale Biagio De Lio, la consigliera Maria Sinagra, il parroco dell'isola e una rappresentanza della polizia penitenziaria con a capo l'ispettore Giuseppe Barbara.
“Per me ricordare Barraco – dice Gioacchino Veneziano segretario generale della Uilpa, intervenuto ieri mattina a Favignana in occasione del 29° anno dalla scomparsa dell'agente - è stato un dovere non solo come sindacalista, ma sopratutto come amico e collega, raccogliere il dolore della famiglia che ogni anno si vede quasi dimenticata, ma grazie al sindaco di Favignana Francesco Forgione e all'assessore Vito Vaccaro, siamo riusciti a non mettere nell'oblio il ricordo del sacrificio di questo collega. Oggi - chiosa Veneziano - la Base Navale a Favignana non c'è più, e l'imbarcazione dove era imbarcato Giuseppe a breve verrà disarmata, ma il ricordo non potrà mai morire, e noi abbiamo l'obbligo di non dimenticare i nostri caduti non solo per l'amministrazione e le giovani generazioni, ma sopratutto per i familiari che non devono sentirsi scordati. Questa piccola iniziativa – conclude il segretario della UilPa- la considero l'inizio di un percorso che ho promesso di completare nella qualità di componete effettivo della Commissione nazionale delle ricompense in quota UilPa Polizia Penitenziaria, unitamente al capo del Dap Bernardo Petralia di intitolare una motovedetta della polizia penitenziaria all'agente Giuseppe Barraco”