Tra le notizie più importanti e seguite del 2020 ci sono quelle che riguardano il processo - in realtà i due processi - per la morte di Nicoletta Indelicato, la 25enne marsalese, uccisa con dodici coltellate e poi parzialmente bruciata la notte tra il 16 e il 17 marzo del 2019 e trovata in un vigneto di contrada Sant'Onofrio, nella periferia di Marsala.
Gli imputati accusati dell’omicidio sono il reo confesso, il 36enne Carmelo Bonetta e Margareta Buffa, 31 anni, di origine romena, arrestati dopo la confessione di Bonetta il 20 marzo 2019.
Due i processi per l’omicidio di Nicoletta - Per Margareta Buffa e Carmelo Bonetta è stato deciso il giudizio immediato. Mentre la Buffa assistita dall'avvocato Ornella Cialona, ha scelto la strada del dibattimento e si trova a giudizio davanti alla Corte d’Assise di Trapani, Carmelo Bonetta, difeso dall'avvocato Natale Pietrafitta, ha scelto il rito abbreviato dinnanzi al gup di Marsala. Due processi molto diversi tra loro, quello a Margareta Buffa con tante testimonianze, quella degli inquirenti, i familiari e gli amici di Nicoletta ma anche quella drammatica di Bonetta.
La condanna di Bonetta a 30 anni - Dopo diversi rinvii, prima per motivi legati alla salute dell'imputato, poi a causa dello stop imposto dall'emergenza Coronavirus, il 15 maggio il Tribunale di Marsala ha condannato Carmelo Bonetta a 30 anni per l'omicidio di Nicoletta Indelicato. Per Bonetta anche una condanna a risarcire la famiglia di Nicoletta con 300.000 euro. E l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Le dichiarazioni e le accuse di Bonetta nel processo a Margareta Buffa - Nel corso della drammatica udienza in cui si è sentito male, nel processo in cui è imputata Margareta Buffa, ha detto: “Io ho sferrato a Nicoletta tre coltellate dopo averla colpita con un pugno. Il resto dei fendenti gli sono state inflitti da Margareta che poi ha preso la bottiglia con il liquido infiammabile che aveva in macchina e con un accendino ha appiccato il fuoco”. Bonetta ha anche confermato di aver viaggiato nascosto nel portabagagli dell’auto di Margareta: “Se Nicoletta mi vedeva non saliva a bordo perché io e lei avevamo litigato”. Per quanto riguarda il coltello utilizzato per commettere il delitto, Bonetta ha affermato che lo aveva Margareta. "E’ stata lei a decidere di uccidere Nicoletta”. Il motivo? Resta ancora oscuro. Secondo il racconto di Bonetta, giunti nelle campagne marsalesi Nicoletta e Margareta sono scese dall’auto ed hanno raggiunto a piedi la grotta. Lì è entrato in azione l'uomo: "Ho dato un pugno a Nicoletta e lei è caduta a terra priva di sensi. Io le ho dato solo tre coltellate, il resto lo ha fatto Margareta”.
"Dalle accuse alle scuse di Bonetta..." - Se una frase Intercettata dagli inquirenti aveva portato ad una svolta nelle indagini la sera del 19 marzo 2019, quando nella sala d’aspetto della caserma dei carabinieri di Marsala Margareta Buffa disse a Bonetta: “Non si deve trovare il corpo, ok?, capiscimi. Da qui voglio uscire con la mia auto e la mia vita”. Adesso una intercettazione e una lettera al processo per la morte di Nicoletta Indelicato potrebbero condurre a nuovi scenari nelle ultime battute finali del processo in Corte d’Assise a Trapani che vede imputata Margareta Buffa.
La frase intercettata, pronunciata da Carmelo Bonetta: “Stasera mi faccio arrestare. Mi prendo le responsabilità, tu non c'entri nulla”. Questa intercettazione ha suscitato molta tensione in aula tra gli avvocati delle parti. La Corte d'Assise, nel corso dell'ultima udienza, ha acquisito la perizia di Zonaro su quell'intercettazione su richiesta della difesa della Buffa. La frase in questione è stata rivolta a Margareta Buffa, che assieme a Carmelo Bonetta era alla caserma dei carabinieri per essere ascoltata anche lei. Quella stessa intercettazione, prodotta parzialmente, sembrava inchiodare la giovane rumena. "La perizia di Zonaro sull'intercettazione non ha aggiunto nulla di nuovo a quanto già trascritto dal perito Fontana", ha detto l'avvocato Giacomo Frazzitta, che assiste i familiari. "Se fosse così - la replica della sua collega, Ornella Cialona, difensore dell'imputata - non avrei chiesto l'integrazione". Non sono mancati i momenti di tensione in aula. Ed oggetto di discussione tra l'avvocato della famiglia Indelicato e il legale dell'imputata è stata anche l'intervista che Margareta Buffa ha rilasciato a Tp24.
La lettera di Bonetta a Margareta acquisita agli atti - La Corte ha acquisito le lettere che l'imputata avrebbe ricevuto, in carcere, da Carmelo Bonetta. Tra queste ce n'è una che potrebbe, invece, cambiare tutto. L'ha scritta Carmelo Bonetta a Margareta Buffa. Ieri l'avvocato Ornella Cialona, legale dell'imputata, l'ha consegnata alla Corte presieduta da Daniela Troja. Nella missiva, Bonetta chiederebbe scusa a Margareta Buffa per averla tirata in ballo nel delitto.
Le dichiarazioni spontanee di Margareta - L'imputata detenuta nelle carceri di Agrigento, ha reso dichiarazioni spontanee, collegata in video-conferenza. “Io ho la coscienza pulita – ha ribadito Margareta Buffa – Mi affido alla giustizia perchè io ho fiducia in essa. Voglio che la verità venga fuori. Io sono innocente”. Poi è ritornata a parlare del “brutto giro dal quale poteva uscire solo da morta” in cui sarebbe finita Nicoletta Indelicato, tirando in ballo Renato Isaia e la compagna Janette che “esasperavano questa situazione”. “Bonetta? Si prostituiva e faceva prostituire. Con lui Nicoletta aveva intrallazzi e nei suoi confronti aveva un feeling fisico”. Margareta ha chiesto scusa ai genitori di Nicoletta Indelicato: "se le mie dichiarazioni potranno urtare la loro sensibilità, ma io mi devo difendere dall'accusa di un reato che non ho commesso. Io sono innocente".
Ancora tre udienze e la conclusione del processo con la sentenza il 15 febbraio 2021 - La prossima udienza è stata fissata per il 18 gennaio alle 11,30. Parlerà il pubblico ministero. Il primo febbraio toccherà alle parti civili e alla difesa, mentre al termine dell'udienza del 15 febbraio la Corte si riunirà in Camera di consiglio per emettere la sentenza.