L’accordo è concluso. Il sindaco Alfano ha accettato la proposta della rappresentanza sindacale, che è stata cofirmata con Vito Sardo di Ale Ugl Sicilia.
Fino al 15 febbraio 2024, come abbiamo già scritto, i lavoratori Asu potranno sospendere il proprio diritto ad essere risarciti. Diritto che proviene da una sentenza di primo grado per coloro che hanno fatto la vertenza. Oppure che è soltanto potenziale, per tutti gli altri.
La data del 2024 è quella fissata per il termine del dissesto finanziario. Promettere qualcosa di concreto prima, sarebbe stato impossibile.
L’intera giornata di oggi sarà dedicata alle sottoscrizioni da parte di tutti gli Asu che sceglieranno di tornare al lavoro da gennaio
La mozione dell’opposizione, approvata ieri in consiglio comunale, non ha infatti alcun valore vincolante, tranne quello di rappresentare un indirizzo per l’amministrazione.
Si tratta di una mozione che impegna il sindaco ad adottare entro il 31 dicembre tutti gli atti per la prosecuzione delle attività socialmente utili per il 2021, passata grazie ad alcune assenze dei consiglieri 5 Stelle.
Abbiamo chiesto al sindaco Alfano che cosa succederebbe se qualcuno di coloro che non hanno fatto la vertenza non dovesse firmare l’accordo.
Il comune, per difendere la propria integrità finanziaria, sarà costretto a non rinnovare la sua collaborazione. E’ difficile pretendere di non sospendere il risarcimento per tre anni e, nello stesso tempo, pensare che i responsabili di direzione del comune debbano rischiare incondizionatamente.
La prima e l’ottava direzione dovranno infatti fornire un parere tecnico alla giunta. Già sappiamo che sarà un parere negativo. Ed è davvero improbabile che gli assessori vogliano fare un salto nel buio rischiando personalmente di essere causa di un danno erariale non indifferente.
Ma poi, perché non farlo? Aderire all’accordo vuol dire che anche se il lavoratore non ha fatto alcuna vertenza, per tre anni continuerà a non farla. Arrivati al 15 febbraio 2024, se non ancora assunto, potrà tornare a far valere i propri diritti.
E la mozione approvata dal consiglio comunale? Cambia qualcosa?
Assolutamente no. Certo, è ovvio che la volontà della proroga ci sia, ma con le condizioni di salvaguardia che sono state formalizzate nell’accordo siglato con il rappresentante sindacale.
Non vorrei che determinati passaparola incontrollati, finissero per convincere alcuni lavoratori che dato che è passata quella mozione, non ci sia più bisogno di firmare l’accordo. Niente di più sbagliato.
Egidio Morici