Il 2020 si conclude, mai anno così difficile si ricorda a memoria d’uomo negli ultimi cinquant’anni.
Ce ne sono state di crisi economiche e di disastri che hanno rallentato o fermato il Paese, che continua a camminare a due velocità, ma il 2020 ce lo ricorderemo tutti come l’anno della Pandemia.
Il Covid-19 ha creato l’emergenza sanitaria, quella economica, ha triplicato le fasce deboli e ha messo nero su bianco la capacità dei politici e dei partiti di resistere e di progettare il futuro.
L’anno buio è stato per la Lega di Matteo Salvini, la sua voglia di essere contro le regole, di andare controvento rimbalza come boomerang: una buona non gli viene.
L
’ultima, in ordine di apparizione, è la figuraccia per Natale, ha consegnato un pacco beneficenza a una donna senza tetto. Ovviamente solidarietà rigorosamente sotto i riflettori e non per essere da esempio ma perché Salvini senza post su Facebbok non ci sa stare. Poi si è scoperto che la donna … un tetto ce l'aveva, eccome.
Salvini non è nemmeno l’unico a rimediare magre figure sui social. La pandemia ha portato i politici tutti, da destra a sinistra, a diventare dei bravi influencer, magari capiscono la loro vera vocazione e ci risparmiano altri anni di post fatti solo per il gusto di acchiappare i like.
Nessuna notizia degna di nota per il movimento delle Sardine, nato sulla falsariga dei Cinque Stelle. Volevano abolire la casta, lottare contro il potere, sono scomparsi.
Che anno è stato per la Sicilia? Difficile, come sempre. Il Pil è in caduta libera, le infrastrutture sono ferme, le autostrade un colabrodo. Nel 2021 non andrà meglio, da Marsala a Catania ci vorranno sempre quattro ore di macchina, se tutto andrà bene.
Niente Piano Rifiuti, l’Isola non è in grado di gestire la perdurante crisi del settore, con discariche prevalentemente piene e conseguente stop della raccolta. A pagarne le spese sempre i cittadini.
In questo giro di boa del governo regionale targato Nello Musumeci non ci sono riforme degne di nota, quelle che lo stesso aveva sbandierato durante la campagna elettorale del 2017.
Guai a toccare la Sanità, si alzano gli scudi per proteggere l’assessore Ruggero Razza, che parla di una Rete Ospedaliera che nei fatti è rimasta quella dell’ex assessore Baldo Gucciardi. Gli ospedali sono stati bloccati a fronteggiare il Coronavirus, con una carenza di personale e di mezzi che nella prima fase della Pandemia ha creato serissimi problemi di logistica. Oggi se in Sicilia non ci sono stati gli stessi morti di Bergamo lo si deve ai medici, in prima linea a fronteggiare il virus, e non certo all’avvocato Razza prestato alla Sanità.
Disastro anche per il famoso Click Day: l’assessore alle Attività Produttive, è Mimmo Turano. Lui non ci sta, si arrabbia, dice che il blocco non è causa dei suoi uffici. E ci crediamo. Non credono ai loro occhi le aziende che hanno ricevuto a pioggia i contributi, così piccoli da non farci praticamente quasi nulla.
In provincia di Trapani non ci sono leader o personalità di spicco che emergono, tutto è lasciato scorrere come fosse un fiume. Occhio, ci si può fare travolgere. Tutti posizionati e pronti per le elezioni regionali prossime, non si sbilanciano, dicono di fare aggregazione ma la fanno per se stessi. La politica è concepita ancora come il salotto di casa propria. Molto rumore, poca sostanza. Molti personaggi, pochissimi politici veri.
L’anno 2020 è stato quello delle elezioni a Marsala, il centrosinistra prende una sonora sconfitta.
Le liste sono state messe ko da una ondata di centrodestra che ha travolto il Pd, non facendo arrivare in consiglio nemmeno un consigliere.
Lascia la carica di sindaco Alberto Di Girolamo, che nonostante tutte le difficoltà scarta le liste in suo appoggio di ben 13 mila voti.
Ancora presto per fare un bilancio della nuova amministrazione targata Massimo Grillo. I primi mesi sono stati di assestamento, di progetti che dovrebbero venire alla luce.
Emerge il vero protagonista di questa nuova sindacatura: il tatticismo.
Grillo è il vero politico. Quello che dice, non dice, fa, sorride, compiace, trama con alcuni alleati, controlla la giunta in ogni singolo passo.
Alte le aspettative della città sul nuovo corso, al momento ci sono tante idee, ma non sappiamo se i fiori … fioriranno.