Gentile direttore,
Siamo ai primi giorni del 2021, anno che, almeno per quanto riguarda il contrasto al COVID-19, dovrebbe sicuramente essere migliore rispetto al 2020, visto l’inizio della vaccinazione di massa.
Ciò che sembra, invece, palesarsi sempre più apertamente è che alle positive aspettative sul fronte Covid non corrispondano a Marsala buone prospettive per lo sviluppo della città. Sono già trascorsi tre mesi dalle elezioni amministrative e si possono iniziare a fare i primi bilanci e a dare i primi giudizi.
Dopo questi mesi, ad esempio, i cittadini si sarebbero aspettati una città con meno rifiuti per strada, visto che questa è stata una delle priorità che aveva promesso la nuova Amministrazione, ma non ci sembra che sia così, anzi. I rifiuti sono ovunque e molti più di prima, basta farsi un giro per la città. Nonostante ciò la maggior parte delle lamentele sono cessate, forse perché provenivano principalmente dagli amici di questa Amministrazione, e lo stesso stanno facendo alcuni organi di stampa, come se tutto fosse risolto e anzi chi ne parla viene tacciato come avversario politico.
Ci si aspettava anche più cantieri pubblici aperti, per creare occasioni di lavoro e servizi e mettere in movimento l’economia, ancora più in ginocchio in questo periodo, ma dobbiamo purtroppo constatare con molto disappunto che non è così. Dei cantieri che eravamo riusciti a far partire, alcuni stanno procedendo con notevole rilento, vedasi i lavori per la pista ciclabile che dovevano essere ultimati entro questo mese e quelli per Sappusi e per Porta Nuova. Altri sono invece totalmente fermi, così come il restauro della chiesa di S. Giuseppe e il rifacimento della palestra Grillo di piazza Marconi. Mentre dei tantissimi altri progetti già approvati e finanziati, non se ne sente neanche parlare, nè si vede l'apertura di un cantiere, correndo il rischio che i tanti finanziamenti europei, ottenuti con grande impegno e fatica, tornino indietro, eventualità che sarebbe veramente deleteria e dannosa per la collettività.
Inoltre i cittadini si aspettavano anche più controlli sia per la sicurezza della città (come era stato promesso), che per evitare i contagi. Ma parlare è molto più semplice che fare.
Ciò per cui invece l’Amministrazione non ha perso tempo e anzi si è molto adoperata è lo spreco di denaro pubblico. Negli ultimi giorni del 2020, il sindaco ha nominato un portavoce, che si scopre non avere i titoli per farlo, che costerebbe circa 30.000 euro alle casse comunali e quindi alla collettività, nonostante il Comune abbia un ufficio stampa con due bravi giornalisti. Nessun sindaco a Marsala aveva osato tanto. Penso che un addetto stampa che non è giornalista e che è invece editore (o ex editore, ma non credo che cambi molto) di un giornale locale, e viene nominato come portavoce del sindaco, generi un conflitto di interesse enorme. Del resto si è visto in questi mesi il comportamento di certa informazione. La stampa, in democrazia, a prescindere dall’orientamento politico, non dovrebbe essere in conflitto d’interessi con chi governa una nazione o amministra una città, altrimenti rischia di non fare più informazione libera.
In questi tre mesi il sindaco ha fatto anche altro, ha nominato un esperto per i servizi sociali, pagato sempre con soldi pubblici, eppure in campagna elettorale aveva assicurato che i suoi esperti avrebbero lavorato gratis per la città, ma adesso si vedono i fatti. E ancora, negli enti pubblici le assunzioni si fanno normalmente per concorso: ebbene a Marsala in questi 3 mesi, nonostante ci sia una graduatoria ancora valida per dirigenti tecnici scaturita da un concorso pubblico, il sindaco come se niente fosse, ha dato l’incarico per chiamata diretta ad un tecnico esterno di suo gradimento senza tener conto della graduatoria.
Voglio ancora ricordare che al Comune abbiamo lasciato altri concorsi in itinere che, per lentezza della burocrazia e di alcuni dirigenti e funzionari, non siamo riusciti a portare a termine, e cosa fa il sindaco? Invece di accelerare l’iter, visto che ha dei dirigenti molto zelanti e ossequiosi nei suoi confronti, azzera i concorsi, per assumere in modo più o meno diretto persone, verosimilmente di suo gradimento o di gradimento dei suoi amici, giustificando il tutto con varie motivazioni.
Credo fermamente che queste siano scelte e comportamenti d’azienda privata e non certo di una amministrazione pubblica.
Ci auguriamo che la magistratura ed altre istituzioni controllino, ma auspico che anche cittadini conoscano meglio come stanno i fatti. Amministrare è complesso e anche difficile, ma voglio ricordare che chi amministra una città utilizza soldi pubblici e non privati, che il Comune ha del personale che va utilizzato al meglio, nel rispetto dei ruoli, e che andrebbe valutato da esperti esterni alla città, per evitare condizionamenti. Le figure mancanti vanno integrate con concorsi pubblici e non con incarichi amicali. Si sa che il sindaco, come tanti altri del resto, è cresciuto in un ambiente con la cultura dei favori, ma sappiamo il danno che hanno fatto decenni di clientelismo. È fondamentale non continuare su questa via se vogliamo portare Marsala in Europa. In questo momento particolare, il compito principale di un'amministrazione dovrebbe essere quello di creare occasioni di lavoro, visto le difficoltà economiche in cui ci troviamo più di prima, e quindi occuparsi di tutti i progetti già finanziati (ne abbiamo lasciati tantissimi per decine di milioni), che oltre a creare lavoro e sevizi, continuerebbero a migliorare la nostra città. Inoltre si dovrebbe occupare anche di salute in modo concreto, senza continuare a dire che tutto va bene: i contagi da Covid-19 sono tanti e in continuo aumento e le altre malattie non sono scomparse. Una comunità di 100.000 abitanti non può stare per mesi o anni senza un ospedale non Covid.
Invito il sindaco a fare più fatti nell’interesse generale e non di pochi, a non sprecare i soldi pubblici a disposizione e a utilizzare tutti i fondi europei per i tanti progetti finanziati che abbiamo lasciato
Dott. Alberto Di Girolamo