Chiudere tutte le scuole di Castelvetrano e creare un comitato tecnico scientifico locale.
E’ la singolare richiesta di tre consiglieri comunali al sindaco.
Calogero Martire, Salvatore Stuppia ed Enza Viola, del gruppo di opposizione Obiettivo Città, lo hanno chiesto in base all’aumento dei casi registrato nei giorni scorsi.
Ma il numero dei contagi non è significativamente superiore a quello di tante altre città della provincia di Trapani. E, se vogliamo, anche le scuole non sono messe peggio.
“Il sindaco non ha il potere di chiuderle – aveva già sottolineato Enzo Alfano - se non con una motivazione seria, concreta, asseverata dall’Asp”.
E sulla stessa linea è il sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, che a Tp24 aveva considerato inutile chiedere ai sindaci di aprire o chiudere le scuole: “Questo non va demandato ai sindaci. Noi dobbiamo intervenire su quelle situazioni specifiche tipiche del proprio territorio, del proprio Comune. Ecco come noi ci troviamo in prima linea a contrastare la povertà, e quei cittadini che ancora non hanno capito che bisogna rispettare le norme”.
E forse il rispetto delle norme è il punto principale della questione.
Tant’è che il presidente della Regione Musumeci ha annunciato la possibilità di un nuovo lockdown, nel caso a fine mese il contagio non dovesse abbassarsi.
Ecco, in quel caso anche le scuole elementari rimarrebbero chiuse.
Si dirà, ma i controlli?
Già da ieri, in provincia di Trapani c’è stata una stretta. Tra una settimana sapremo se la responsabilità e la consapevolezza dei cittadini avrà fatto la differenza
Al momento, in città le scuole, proprio come nel resto del territorio nazionale, sono già chiuse. La didattica in presenza infatti è soltanto per le elementari e la prima classe delle medie. L’Asp non ha certificato alcun focolaio specifico nell’ambito scolastico. Ma nel caso in cui accadesse, dopo le debite sanificazioni e i relativi tamponi, riaprirebbero.
“Allora chiudiamo tutto” hanno detto in tanti. E potrebbero aver ragione. Ma a deciderlo sarà soltanto il governo nazionale o quello regionale.
Chiedere ai sindaci tutto e il contrario di tutto, in epoca Covid, è diventato fin troppo facile.
E a volte le chat delle mamme, rischiano di trasformarsi in voci di popolo che alcuni politici locali sono tentati di intercettare.
Egidio Morici