Contribuire a realizzare quelle infrastrutture che le comunità della Valle del Belice attendono a distanza di 53 anni dal terremoto.
A questo serviranno i dieci milioni di euro appena deliberati dal governo Musumeci. Una verifica preliminare da parte degli uffici del dipartimento della Programmazione ha accertato la disponibilità delle risorse nel Programma di spesa, attualmente in fase di ridefinizione, del Programma operativo complementare (Poc) 2014/2020.
«Si tratta – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – di uno stanziamento per le popolazioni del Belice che, spero, possa essere seguito da quelli più copiosi da parte del governo centrale. Alcune comunità ancora oggi devono affrontare le conseguenze dell’evento sismico avvenuto nel 1968. Il nostro impegno per valorizzare quel territorio continuerà e contiamo di trovare, in futuro, ulteriori risorse per realizzare quelle infrastrutture pubbliche che le comunità attendono da molto, troppo tempo».
Adesso occorre predisporre, nel dettaglio, il Piano di interventi di riqualificazione urbana in base ai progetti esecutivi disponibili da parte dei Comuni della Valle del Belice. L’obiettivo è realizzare opere che siano coerenti e corrispondenti alle necessità del territorio.
“Apprezziamo il gesto del Governo Regionale che ha mantenuto l’impegno assunto dal Presidente Musumeci nei confronti del nostro territorio, e riteniamo che, a prescindere dall'importo del finanziamento, si tratti di un primo passo importante per migliore la collaborazione tra enti e per potenziare l’attenzione verso il Belice, nella direzione di una riqualificazione urbana e di quella infrastrutturazione mancante di cui la popolazione piange da anni le conseguenze”.
Questo il commento di Nicolò Catania, sindaco di Partanna e coordinatore dei sindaci della Valle del Belice, in merito a quanto dichiarato nella mattinata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci sulle risorse elargite dalla stessa Regione per le infrastrutture pubbliche da realizzare nei Comuni colpiti dal sisma del 1968.
“Oggi prendiamo atto di questa comunicazione – conclude Catania – pur evidenziando che la competenza in materia non è della Regione (e proprio per questo il gesto ci appare più apprezzabile) ma è in capo al Governo Nazionale, dal quale attendiamo ancora delle risposte. Rimaniamo intanto in attesa di un tavolo tecnico con l’Amministrazione Regionale per iniziare a discutere su tempi e modalità di erogazione delle somme stanziate".