Dovranno rispondere, a vario titolo, di truffa aggravata e false attestazioni ai danni dello Stato.
Si tratta di 9 dipendenti del comune di Castelvetrano, tutti del settore cimiteriale.
Per quattro di loro, Pasquale Pompeo (62 anni), Filippo Priamo (64 anni), Walter Corseri (54 anni), e Giovanna Ippolito (51 anni) è scattato anche l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Per gli altri cinque, Giuseppa Messana (67 anni), Francesca Santamaria (59 anni), Passalacqua Maria Stella (60 anni), Rosa Ippolito (58 anni), Giuseppe Gullo (60 anni) il Gip non ha invece deciso alcuna misura di custodia cautelare.
L’indagine, oltre che con le videocamere (qui il video dei carabinieri), è stata svolta anche attraverso dei pedinamenti che hanno portato i carabinieri ad accertare gli allontanamenti arbitrari dei dipendenti: chi andava al mercatino del martedì, chi tornava a casa, chi andava a fare la spesa o andava alle poste. In ufficio si entrava spesso in ritardo e, ancora più spesso, si usciva in anticipo.
In un caso, specificano gli investigatori, una donna è anche andata in un negozio di pellicce.
Alcuni si mettevano d’accordo con i colleghi che timbravano al loro posto, oppure dichiaravano al responsabile (anch’egli tra i nove indagati) che il lettore elettronico del badge non funzionava.
I reati si sarebbero consumati nei mesi di settembre e novembre del 2019, accertando complessivamente oltre 100 ore di assenze ingiustificate.
La Procura aveva chiesto l’interdizione dai pubblici uffici ma, per evitare che venisse meno il pubblico servizio, questa misura non è stata concessa da parte dei gip.
Intanto, proprio ieri la nostra redazione ha ricevuto delle foto, che un cittadino avrebbe scattato nel novembre scorso, durante l’attesa fuori dal piccolo ufficio ad aspettare il suo turno.
Le foto, che pubblichiamo in coda, mostrano tre impiegati con la mascherina abbassata ed una terza impiegata senza, che forniscono informazioni a due utenti.
E’ difficile dire se i nove dipendenti comunali del comune di Castelvetrano, siano la punta di un iceberg, oppure gli unici casi di “furbetti del cartellino”.
Probabilmente, la verità sta nel mezzo. Come in altri settori, a fronte di coloro che vengono beccati in fallo dalle telecamere degli inquirenti, ce ne sono altri che non sono stati beccati. E soprattutto tanti altri che invece hanno sempre fatto e continuano a fare bene il loro dovere.
Il sindaco Enzo Alfano, attraverso un comunicato stampa, si è detto dispiaciuto. “Notizie che fanno male” ha detto, soprattutto con oltre 300 dipendenti da decenni nel precariato “per i quali si sta cercando con tutte le forze la stabilizzazione”.
“Sono dispiaciuta per quanto accaduto – ha affermato l’assessore Manuela Cappadonna - ma non bisogna dimenticare che la maggior parte dei dipendenti svolge il loro lavoro con grande serietà, abnegazione e professionalità”.
Indignazione anche da parte dei consiglieri 5 Stelle della città, amareggiati che “fatti del genere rischino di mettere in cattiva luce” nonostante i tanti “impiegati che esplicano le proprie mansioni con senso del dovere”.
“In un momento in cui la crisi economica assume livelli devastanti – ha invece fatto sapere il Partito Democratico con una nota - apprendere che impiegati della pubblica amministrazione vengano indagati per assenteismo fa ancora più male perché ricade sugli impiegati onesti e laboriosi presenti all’interno del Comune”.
Egidio Morici