Al Liceo Scientifico “M. Cipolla” prende avvio il progetto finanziato dalla Regione Sicilia “Crescere nella cultura della legalità”, con il partenariato di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, rappresentata dal referente provinciale Salvatore Inguì.
Il progetto, rivolto alle classi quinte, nasce dalla mission della scuola di formare cittadini consapevoli e responsabili attraverso l’acquisizione da parte degli alunni di atteggiamenti sociali positivi, comportamenti legali e funzionali all’organizzazione democratica e civile della società, favorendo così lo sviluppo di un’autonomia di giudizio e di uno spirito critico, strumenti mentali indispensabili per saper discriminare le varie forme di comportamento ed arginare i fenomeni negativi, emarginandoli nella coscienza collettiva. L’Istituto, con la Dirigenza della Dott.ssa Tania Barresi, nel corso degli anni, infatti, ha promosso diversi progetti di cittadinanza attiva, a cui gli studenti hanno risposto mostrando sempre grande interesse e attenzione. Il progetto si articolerà in più fasi, coordinate dalle professoresse Denaro, Maltese e Signorello, con la partecipazione di relatori esterni.
Il primo incontro si è tenuto il 22 febbraio ed ha affrontato il tema “origine ed evoluzione del fenomeno mafioso”. L’excursus storico dell’organizzazione criminale è stato trattato dando un taglio critico volto a metterne in luce i falsi miti e i luoghi comuni che si sono sviluppati e consolidati presso l’opinione pubblica anche grazie al supporto, in alcuni casi, di fonti autorevoli. False leggende, come quella su Salvatore Giuliano, che hanno alimentato lo stereotipo del mafioso come uomo d’onore, una sorta di Robin Hood dell’era moderna che, baluardo di valori, si fa carico della difesa di afflitti e indigenti. Ma la mafia non è un’onorata società, la MAFIA è stata ed è sopraffazione, sfruttamento, intimidazione e inganno. Queste le conclusioni che, il relatore Salvatore Inguì, ha condiviso con i ragazzi, che hanno mostrato un forte coinvolgimento per l’argomento facendo, non solo interventi pertinenti, ma anche dando significativi contributi personali.
Le successive tappe del progetto, che prevedono ancora la collaborazione con LIBERA, approfondiranno altri aspetti che riguardano la lotta e le modalità di contrasto alle mafie. Il prossimo appuntamento è fissato per i primi di marzo, in preparazione della Giornata nazionale della Memoria e dell’impegno, in ricordo delle vittime di mafia del 21 marzo. Il progetto si concluderà il 9 maggio in occasione dell’anniversario della morte di Peppino Impastato.