Le partite Iva in Sicilia da gennaio a dicembre dello scorso anno, sono 36.281, una cifra inferiore solo a quanto registrato in Lombardia (76.666), nel Lazio (53.290), in Campania (47.497), in Veneto (37.392). Peggio rispetto alla Sicilia hanno fatto la Valle d’Aosta con sole 975 Partite Iva, seguita dal Molise (2.783).
Rispetto al 2019, la Sicilia registra un -12,19% va meglio rispetto ad altre 16 realtà, soprattutto le Marche (-18,96%), la Liguria (-18,70%), la Toscana (-17,65%); riduzioni meno consistenti rispetto al 2019 si registrano invece in Veneto (-5,30%) e Molise(-7,11%). Questi i dati dell’Osservatorio sulle partite Iva del Ministero dell’Economia e Finanze.
In totale in Italia sono 464.700 le nuove partite Iva aperte nel 2020 in Italia, ed in confronto all’anno precedente si è registrata una consistente diminuzione (-14,8%), effetto dell’emergenza sanitaria purtroppo in corso.
Per quel che riguarda le province siciliane, il numero più alto di partite Iva, nel 2020, si registra a Catania (8.777), seguono Palermo (8.137), Messina (4.305), Trapani (3.368), Agrigento (3.238), Siracusa (2.849), Ragusa (2.567), Caltanissetta (1.936), Enna (1.104). La peggiore variazione in percentuale rispetto al 2019 si registra ad Agrigento (-17,90%), a cui seguono Messina (-17,81%), Enna (-16,11%), Palermo (-11,68%), Caltanissetta (-11,52%), Siracusa (-11,33%), Catania (-9,34%), Trapani (-9,27%), Ragusa (-8,71%).