L'incontro a Palazzo Cavarretta ha posto le basi per confronti futuri, ipotesi di lavoro. Il Comitato Trapani ed Erice unico comune ha, come fatto coerentemente fin dalla sua costituzione spontanea, posto l'accento sulla necessità della fusione tra i comuni di Trapani ed Erice. Di ciò hanno preso atto i due presidenti dei consigli comunali, Giuseppe Guaiana e Luigi Nacci.
Con altrettanta coerenza il comitato per la rettifica, la cui costituzione è stata ufficializzata, ha invece perorato le ragioni di una regolazione dei confini tra Trapani ed Erice.
I Comitati, si sono ritrovati su posizioni distinte, proponendo ipotesi alternative, pur partendo da medesime e condivise considerazioni riguardo le condizioni di quotidiana difficoltà che vivono i cittadini di entrambi i comuni. Tuttavia vi è anche un significativo e interessante punto di convergenza che riguarda il processo democratico ed il percorso per risolvere, una volta per tutte, l'assurdo dell’unicum urbanistico amministrativamente diviso tra i due comuni di Trapani ed Erice.
Il punto di convergenza è il referendum consultivo. Uno strumento di democrazia diretta, possibilmente con un quesito multiplo, per lasciare che siano i cittadini di Trapani ed Erice a decidere quali dei due obiettivi sia più utile perseguire: fusione o rettifica?