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14/03/2021 06:00:00

   “Così vogliamo ripensare i quartieri popolari della provincia di Trapani”

Vincenzo Scontrino, presidente dell'Istituto autonomo case popolari di Trapani, ente che compie cent'anni.

Ho l'onore di essere il presidente nell'anno del centenario. Una cosa inaspettata, e devo dire che mi piace perchè è un istituto che ha a cuore il diritto alla casa, soprattutto per i meno abbienti. Un istituto pensato 100 anni fa, quando magari il tema della salvaguardia della popolazione più in difficoltà ti fa pensare che la nostra alla fine è una grande nazione.

Purtroppo negli anni i termini case popolari hanno portato a pensare a quartieri che sono diventati poco vivibili. Voi invece state cercando di invertire la tendenza. Come?

Il fatto di indicare le case popolari come agglomerati, come quartieri disagiati, a me non piace. E' un modo di abitare diverso, che ahimè la cultura dominante borghese ha voluto disprezzare. Ci sono quartieri popolari che invece sono espressione di architettura moderna molto interessante. Penso ad esempio al quartiere Cappuccinelli, a Trapani, di cui si trova il plastico anche in alcuni musei di arte moderna. Ci dobbiamo fare carico del problema del quartiere popolare rilanciandolo in un'ottica di quartiere di servizi e di vivibilità totale per gli abitanti del quartiere stesso. Il quartiere popolare non deve essere visto come zona periferica della città, ma un quartiere dove l'edilizia residenziale deve godere di tutti i servizi.

Che speranze ci sono per il progetto di Social Housing per lo Zeus Hotel di Castelvetrano.

L'edilizia popolare e social housing sono temi diversi. Il social housing non è edilizia popolare ma mira a dare soluzioni abitative a soggetti che non versano nel disagio, quindi chi ha delle difficoltà da basso reddito. Si parla di famiglie non numerose, giovani coppie, studenti, padri separati che non riescono a garantirsi un'esistenza a tutto tondo. Quello di Amabilina è un bellissimo progetto di socializzazione tra chi abita in quel quartiere. E' bellissima come esperienza, c'è una cucina in comune che mira alla socializzazione tra le persone che andranno ad abitare in quel palazzo., è previsto anche un auditorium molto bello che verrà ristrutturato. Ripensare l'abitazione è il compito che ci siamo posti, e che mi piacerebbe portare a compimento entro la fine del mio quinquennio da presidente. Non c'è solo Castelvetrano, ci sono anche altri comuni su cui il tema del Social Housing verrà sviluppato, come Trapani, Marsala ed Alcamo. E' una programmazione che stiamo sviluppando.