Il caso adesso è definitivamente chiuso.
Il Tar ha dato ragione all'onorevole Michele Rallo e a Giuseppe Bica sulla vicenda relativa alla delibera “antifascista” del Comune di Trapani, inserita nella delibera sul decoro urbano, approvato nel 2019 dal Consiglio comunale. Delibera che era stata impugnata dall'ex deputato nazionale Rallo e dall'ex sindaco di Custonaci Bica, assistiti dall'avvocato Augusto Sinagra del foro di Roma. Rallo e Bica avevano chiesto al Tribunale amministrativo regionale la sospensione in via cautelare della delibera.
Non avendo il Tar ritenuto di accogliere la richiesta – pur non pronunciandosi ancora sul merito del ricorso – i due ricorrenti avevano proposto appello al Consiglio di Giustizia amministrativa (Consiglio di Stato). Il Cga aveva dato ragione ai ricorrenti, non soltanto accogliendo la richiesta di sospensione cautelare della delibera del Comune di Trapani, ma entrando anche nel merito della questione e stigmatizzando la violazione dei diritti politici costituzionalmente garantiti messa in atto dal Consiglio Comunale di Trapani . Adesso, a quasi due anni dall’inizio della controversia, il Tribunale amministrativo Regionale ha emesso la sentenza definitiva, che dá ragione su tutta la linea ai ricorrenti, stabilendo che «il ricorso va ritenuto fondato sotto l’assorbente profilo della violazione dei principi della Costituzione italiana in materia di diritti fondamentali, di eguaglianza, di esercizio del diritto di riunione, di associazione e di manifestazione del pensiero e di associazione in partiti politici».
E, ancora, che «é illegittimo imporre al richiedente la concessione di suolo pubblico di effettuare affermazioni che appaiono, almeno in parte, lesive del diritto inviolabile (ai sensi dell’art. 2 Cost.) alla libertà di manifestazione del pensiero, sancita dall’art. 21 Cost. nella parte in cui tutela anche la libertà di pensiero e il diritto al silenzio, cioè a non manifestare le proprie convinzioni». Da qui, la sentenza: «il ricorso è fondato e va accolto con conseguente annullamento del provvedimento prot. n. 53197 del 14 giugno 2019 e della delibera del consiglio comunale di Trapani n. 24 del 21 marzo 2019 per la parte d’interesse.»
Dopo la sentenza, Rallo e Bica hanno innanzitutto espresso la piú ampia gratitudine nei confronti del loro patrocinante, il noto avvocato Augusto Sinagra, “la cui appassionata opera é stata fondamentale per l’ottenimento, finalmente, di una parola di chiarezza giuridica di fronte alle contorsioni estemporanee di un “politicamente corretto” che guarda anacronisticamente al passato”.