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23/04/2021 08:25:00

I Comuni trapanesi dicono No al parco eolico off-shore

 Parere contrario all’istanza della società Med Wind Italia S.r.l. (ex Renexia S.p.A.) di rilascio di concessione demaniale marittima per l’installazione ed esercizio, a largo della costa occidentale della Sicilia, di un parco eolico off-shore e delle relative opere elettriche di connessione, della superficie complessiva di 18.505.195,00 mq. Lo hanno espresso i comuni della provincia di Trapani in videoconferenza nei giorni scorsi per decidere sul progetto. 

La Capitaneria di Porto di Trapani con nota prot. n. 3037 del 29.01.2021 aveva chiesto di pubblicare “l’Avviso di pubblicazione istanza rilascio concessione demaniale marittima per l’installazione ed esercizio“ avviando la preventiva fase di consultazione per i soggetti portatori d’interesse.

I Comuni della provincia di Trapani in data 23 e 25 febbraio e il 02 marzo 2021, anche con l’ausilio della partecipazione dei portatori d’interesse (Enti Intermedi, Associazioni Ambientaliste, Organizzazioni del mondo della pesca e non solo), avevano approfondito la progettualità candidata, e giusta Delibera n.47/2021 della Giunta del Comune di Trapani autorizzativa in capo al Sindaco Tranchida, avevano chiesto ed ottenuto una proroga del termine ultimo per le osservazioni in giorni trenta allo scopo di acquisire maggiori elementi cognitivi per una migliore e completa istruttoria della vicenda, consentendo di fatto anche a varie Associazioni ed Enti di presentare osservazioni in merito al progetto in argomento.

La nota 01/03/2021 prot. n. 20528 del Sindaco di Trapani, in sede di richiesta della suddetta proroga, al pari rappresentava alla Capitaneria di Porto Trapani le criticità emerse allo stato che nello specifico riguardavano i seguenti aspetti:
a) interazioni con l’avifauna stanziale e migratoria;
b) impatto socio economico nel comparto della pesca e filiera correlata;
c) disturbi elettromagnetici;
d) impatto visivo;
e) impatto acustico;
f) interazioni con il traffico mezzi navali;
g) impatto cumulativo;
h) effetti di cambiamento sulle correnti marine e sulla morfologia dei fondali;
i) potenziali impatti sui reperti archeologici presenti nell’area di interesse.

A seguire i Sindaci hanno intrattenuto anche un confronto con la stessa ditta Renexia al fine di meglio approfondire la progettualità rispetto alle criticità già evidenziate oltre che per il profilo delle refluenze socio-economiche in termini di costi – benefici per il territorio. Al riguardo Renexia ha prodotto uno studio che è stato prospettato agli Enti intermedi oltre che ai Comuni.

Nei giorni scorsi la Società Med Wind Italia S.r.l. ha comunicato il subentro alla Società Renexia S.P.A. in relazione al progetto in oggetto.

Poi in videoconferenza i Sindaci sono tornati a confrontarsi anche alla luce delle osservazioni parimenti critiche avanzate nei giorni scorsi dalla Fondazione Tonni e Tonnare del Litorale Trapanese a mezzo dello studio preliminare scaturito dalla collaborazione con il coordinatore dell’Osservatorio della Pesca Prof. Gioacchino Fazio dal quale si evincono ulteriori criticità così sintetizzate:
a) la risorsa eolica stimata dal proponente risulterebbe maggiore rispetto alla disponibilità effettiva. La producibilità calcolata risulterebbe, pertanto, sovrastimata;
b) per quanto attiene all’interconnessione elettrica, il quadro economico del proponente sembrerebbe sottostimare i costi complessivi delle opere di connessione;
c) sul fronte degli impatti ambientali e socio-politici, si rileva la mancanza di valutazione dei costi delle opere di mitigazione e compensazione;
d) da un’analisi in termini di redditività, emergono per l’impianto in argomento, difficili condizioni in merito alla sostenibilità e candidabilità a contribuire ad una celere ed efficiente decarbonizzazione del Paese.

I Comuni della provincia presenti in sede di videoconferenza promossa dal Sindaco di Trapani, pur nella consapevolezza dell’importanza dei progetti e dei benefici derivanti in generale dallo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e di quelli che potenzialmente tali progettualità potrebbero apportare al “Sistema Paese” oltre che alle realtà locali coinvolte, hanno valutato negativamente la progettualità candidata, manifestando parere contrario e, comunque, chiedendo la sospensione della procedura autorizzativa fino alla conclusione della procedura di V.I.A. e quindi della effettiva verifica della compatibilità ambientale dell’opera.