Una “grana” creata dalla precedente amministrazione comunale, quella di destra capeggiata dal sindaco Nicolò Cristaldi, cui adesso deve fare fronte l’amministrazione del sindaco Salvatore Quinci.
E’ ormai esecutiva (tranne per una piccola parte) la sentenza con cui, il Tribunale civile di Marsala ha condannato il Comune di Mazara a risarcire, con circa 100 mila euro (cifra ridotta di non molto in secondo grado), per inadempienza contrattuale, l’impresa “Cucchiara Fina Daniela” alla quale, nel 2012, fu appaltata l’escavazione dei fondali della parte terminale del porto-canale.
Lavori che, poco tempo dopo, ai primi di luglio 2012, ha lamentato la ditta che ha fatto causa al Comune, chiedendo un risarcimento danni per 208 mila euro, il Comune (sindaco era Nicolò Cristaldi, di Fratelli d’Italia) decise di sospendere perché non c’era più un’area dove depositare i fanghi estratti dal porto-canale. L’area di “colmata B”, infatti, dove dovevano essere scaricati i fanghi dragati, fu sequestrata dalla Procura di Marsala per la presenza di rifiuti di vario genere (sfabbricidi, pneumatici, materiale ferroso, plastica, tracce di amianto, ceramica e fibrocemento per una profondità di circa due metri). Il gip del Tribunale di Marsala, poi, non convalidò il sequestro preventivo, ma l’Arta, sulla base del materiale che si scoprì essere stato scaricato nell’area, revocò l’autorizzazione allo scarico dei fanghi concessa in precedenza sulla base delle carte del progetto che era stato presentato. Nella sua sentenza, il Tribunale civile di Marsala (giudice Caterina Greco) sottolineò che l’assessorato regionale era stato “indotto in errore” e parlò di “macroscopica inidoneità” dell’area individuata dal Comune per smaltire i fanghi. E un’altra area non fu individuata.
Ma chi è Fina Daniela Cucchiara? E' la moglie di Fabrizio Vinci, arrestato e poi condannato per mafia nell'operazione Visir. Non solo, Vinci è stato raggiunto a Gennaio dal sequestro dei beni. Proprio su Tp24 c'eravamo occupati (qui l'articolo) della mole impressionante di lavori aggiudicati a Mazara da questa ditta. È stato accertato come Vinci abbia stabilmente messo le proprie imprese a disposizione degli esponenti della famiglia mafiosa di Marsala per favorirne l’infiltrazione nel settore dell'edilizia e del calcestruzzo, nonché preso parte a riunioni della organizzazione in cui venivano trattate rilevanti questioni inerenti alla spartizione dei lavori da svilupparsi nel territorio di riferimento.