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04/05/2021 06:00:00

Marsala. Sul padiglione Covid e l'ospedale la politica si è appena svegliata...

 Di colpo a Marsala si sono svegliati tutti sul caso del Padiglione Covid e la sanità in città.

Dentro e fuori il consiglio comunale, eletti e non, la politica prende posizione e chiede che l’ospedale Paolo Borsellino torni alla sua operatività. Tacciono, invece, i deputati regionali della provincia, sia di maggioranza che di opposizione.


Come può l’ospedale tornare alla sua precedente operatività?
Dall’amministrazione gli assessori, seppure sommessamente, dicono che il pericolo pandemia non sia passato e che quindi il nosocomio cittadino non può tornare alle sue attività.


La richiesta del consiglio comunale, che per la prima volta è compatto nelle azioni (c’è da capire se non si tratta di una mossa studiata a tavolino) è indirizzata ai vertici regionali e al commissario dell’ASP per istituire un tavolo tecnico, alla presenza anche della deputazione regionale, la stessa che non ha battuto ciglio quando dell’ospedale è stato fatto quello che volevano, tutto deciso a Palermo.


Siamo sicuri che questa sia la mossa giusta? E’ innanzitutto una lungaggine, se da un lato si chiede di agire velocemente dall’altro lato c’è chi pensa di perdere tempo con un tavolo tecnico, l’ennesimo, che non cambierà nulla ma al massimo strapperà qualche promessa, da marinaio.
La cosa più sensata sarebbe stata quella di chiedere, in delegazione, di incontrare sia il presidente della Regione, Nello Musumeci, che il commissario Paolo Zappalà, senza pensare a tavoli tecnici o addirittura ad un eventuale consiglio comunale aperto che serve unicamente a far fare da passerella ai numerosi politici con comizio annesso.


A chiedere il ripristino dei reparti del Paolo Borsellino è anche il circolo online del PD Nilde Iott
i: “Lo scorso febbraio ci siamo trovati con un sit-in di protesta davanti l’Ospedale Paolo Borsellino, per invitare l’amministrazione cittadina e la deputazione regionale della città, a pretendere risposte chiare al Governo Musumeci, sul cantiere del Padiglione Covid, opera indispensabile per poter restituire ad un’utenza di oltre novanta mila abitanti, l’Ospedale P. Borsellino, funzionante in tutti i reparti. Non vogliamo più ribadire lo sconforto che suscitano le vicende già ampiamente documentate di indagini, arresti, foto e slogan elettorali che ci hanno dato il segno e la misura di quanto sia necessario invertire la rotta e sollecitare una maggiore e rinnovata sensibilità su di un tema delicato e vitale come quello sanitario. Gli operatori sanitari in servizio denunciano una situazione ancora critica. Dopo il trasferimento di medici e operatori sanitari è stato avviato un vero smantellamento di interi reparti che garantivano ai cittadini cure specialistiche, con medici professionisti e strumenti all’avanguardia. La struttura ospedaliera versa in condizioni precarie preoccupanti e, quel che è peggio, nell’assoluta indifferenza dell’amministrazione cittadina”.


I militanti del circolo se la prendono con l’attuale amministrazione e con il governo regionale, mancano di trasparenza e di risposte chiare: “Chiediamo chiarezza d’intenti al primo cittadino e a tutta l’amministrazione comunale, su quali azioni si intendono intraprendere per tutelare la salute pubblica nella città più popolosa della provincia”.

Infine la richiesta è quella che attiene al Pronto Soccorso: “È necessario inoltre che si ripristini l’ingresso principale del Pronto Soccorso, dove ad oggi si prevede il medesimo ingresso per il 118, per i fruitori dell’Hub Vaccinale e gli operatori sanitari che fruiscono del parcheggio per tutta la struttura. Non dimentichiamo che i mesi invernali, per i marsalesi bisognosi di cure, sono stati tragici. Spesso i pazienti restavano giorni nei corridoi del pronto soccorso, in attesa di trovare un posto letto in un ospedale in giro per la Sicilia. Per quanto tempo questa situazione si protrarrà?

Se vi è la volontà di difendere veramente il diritto alla salute i cittadini marsalesi devono ricevere delle risposte chiare e celeri. Noi non abbasseremo la guardia”.
Del resto si è consapevoli che una volta smantellato un ospedale è difficilissimo rimettere in piedi i reparti, anche questa è crisi sanitaria.