Acque cristalline, baie smeraldo, grotte celate e caratteristiche casette bianche con le porte blu: al largo delle coste di Trapani e Marsala si ergono le Egadi, piccolo arcipelago formato dalle isole di Favignana, Levanzo e Marettimo, ed altri piccoli isolotti disabitati come Maraone e Formica, che nascondono però paesaggi sottomarini ineguagliabili.
Alle Egadi la natura selvaggia regna sovrana: non a caso, si tratta dell’Area Marina Protetta più grande d’Europa.
Favignana è l’isola più grande: l’intero arcipelago fa capo al comune omonimo. È sovrastata dal Monte Santa Caterina e possiede alcune tra le calette più suggestive dell’intera Sicilia. Marettimo è invece un luogo in cui il tempo pare essersi fermato: un piccolo mondo fatto di pescatori, barche, reti stese al sole. Infine, Levanzo. Un piccolo gioiello, ideale per chi ama la quiete ed il totale relax.
È impossibile visitare la Sicilia senza fermarsi in questi luoghi meravigliosi: la vacanza perfetta per chi ama passeggiare tra sentieri nascosti, dedicarsi alle immersioni, rilassarsi su bianchissime spiagge e visitare calette da sogno. Completamente circondati dalla natura incontaminata, nel totale relax, tra ottimo cibo, i tantissimi svaghi che l’arcipelago offre ed un mare turchese, cristallino, quasi caraibico.
Ma vediamo i luoghi più interessanti da visitare, isola per isola.
Favignana
Cominciando da Favignana, la più grande e popolata, ed anche la più ambita dai turisti: ha la forma di una farfalla, poca vegetazione ed è in gran parte composta da tufo. Appare piuttosto brulla, quasi arida, selvaggia. È possibile girarla tutta in bicicletta, mentre l’auto risulta leggermente più limitante. Visitarla via mare, resta però l’esperienza più suggestiva.
Via terra si può comunque raggiungere qualsiasi parte dell’isola: vi è una sola spiaggia attrezzata, quella di Cala Burrone, mentre per il resto è circondata da alti scogli e cave di tufo antiche che si riversano in mare.
Chi ama l’avventura può eventualmente aggirare l’isola in barca, oppure in gommone, e scoprire tutte le meravigliose grotte marine, le calette nascoste ed alcune suggestive baie completamente deserte.
Tra le calette più famose c’è senza dubbio Cala Rossa, con le sue acque smeraldo ed un fondale sabbioso con una meravigliosa parete rocciosa a fargli da sfondo.
Un tempo si credeva che il nome derivasse dalla battaglia delle Egadi che avvenne tra Romani e Cartaginesi nel 241 a.C., ipotesi poi smentita: ancora oggi, il nome resta dunque un mistero.
Altrettanto belle sono Cala Rotonda, Bue Marino, Cala Pozzo e Cala Stornella.
Merita senz’altro una visita anche l’ex stabilimento Florio e l’interessantissimo museo che si cela al suo interno, il più grande d’Europa: la Tonnara Florio è una delle ultime tonnare siciliane, oggi tramutata in luogo della memoria. Il museo conserva anfore, reperti antichi, rostri in bronzo ed altre testimonianze di quei tempi remoti. Consigliamo inoltre di salire, al tramonto, sulla Rocca medievale, per godere di una vista senza eguali.
Nella piazza centrale del paese si trova poi la Chiesa Madre, in mezzo ai caratteristici negozietti di souvenir ed ai locali tipici. È chiamata Madrice dagli abitanti dell’isola, ha la forma di una croce e un portale neobarocco. Al suo interno c’è un crocifisso in legno del XIX secolo e il reliquiario di Santa Maddalena di Canossa. Particolarmente bello anche il Rione di Sant’Anna, il primissimo nucleo del paese, in cui si trovano ancora oggi le case più antiche e più belle.
Lungo la costa ci sono infine alcuni chioschetti dove poter acquistare cibo e bevande, ed alcuni di questi organizzano persino aperitivi al tramonto. Se non dovesse bastare, qui i pescatori sono soliti offrire, oltre agli aneddoti sul loro lavoro, ricci di mare appena pescati e tanti altri ottimi prodotti locali.
Marettimo
Marettimo è un’isola di origine carsica, fatta di alte montagne di roccia bianchissima che spiccano sul turchese intenso del mare. Geologicamente, dunque, molto diversa dalle altre isole dell’arcipelago: la sua inconfondibile biodiversità rende Marettimo un patrimonio unico al mondo, che va protetto e conservato. Il Parco Marino delle Isole Egadi, infatti, nei mari che circondano quest’isola trova il più alto grado di protezione. Qui non è possibile affittare un’imbarcazione in maniera autonoma, come accade invece a Favignana, tuttavia è possibile girare l’isola accompagnati da personale autorizzato.
Ciò che rende Marettimo ineguagliabile sono le sue meravigliose grotte nascoste: quelle emerse possono essere visitate con un giro in barca, quelle sommerse, ancora più suggestive, tramite complicate ma spettacolari immersioni.
Il blu di queste acque è particolarmente intenso, ed i fondali davvero incredibili. Inoltre è il luogo perfetto per dedicarsi al trekking, tra percorsi semplici e quelli più complessi: tutti però, offrono panorami mozzafiato.
E’ infatti l’isola più montuosa dell’arcipelago ed offre, oltre ai numerosi percorsi, ance una vegetazione incredibile, che comprende oltre cinquecento specie di piante, alcune molto rare.
Tra gli altri luoghi da visitare ci sono: Punta Basano, le Case Romane, Punta Libeccio, Semaforo e Cala Bianca.
Merita una visita, naturalmente, anche Monte Falcone, la vetta più alta di tutta l’isola. Tra le spiagge più belle abbiamo invece, tra le altre: Scalo Vecchio e Scalo Nuovo, ai due lati del porto, la spiaggia del Cimitero e quella del Cretazzo.
Infine, Cala Nera, probabilmente la più bella dell’isola, raggiungibile tuttavia solo in barca.
Consigliamo di visitare anche il Castello di Punta Troia: ubicato sulla vetta del promontorio di Punta Troia, raggiungibile attraverso un sentiero realizzato dal Corpo Forestale dello Stato. Si tratta di una strada sterrata che pur non presentando grosse difficoltà non è di certo adatta ai più piccoli. Il panorama è meraviglioso e, all’interno della struttura, censita dal FAI tra i “luoghi del cuore“, ci sono un piccolo Museo delle Carceri (i Borbone trasformarono la struttura in luogo di pena) e, soprattutto, l’Osservatorio della Foca Monaca dell’AMP delle isole Egadi.
Levanzo
Ultima ma non ultima, la bella Levanzo: un’isola particolarmente raccolta, che si gira tutta a piedi. Il paesino è davvero piccolissimo, comprendente soli due bar e ristoranti ed un hotel.
Suggestivo è il giro dell’isola in barca, per visitare alcune tra le baie più belle dell’arcipelago, non accessibili tuttavia da terra.
La costa dell’isola è infatti molto frastagliata, e le uniche raggiungibili a piedi sono Cala Minnola e Cala Fredda.
Levanzo è inoltre un vero paradiso per gli amanti del diving: la parete del Faro, l’orlo del Genovese, la secca di Punta Pesce sono tutte immersioni meravigliose.
Tra Cala Minnola e Punta Alterella, tra i 27 e i 30 metri di profondità, c’è persino un relitto di epoca romana con alcune anfore ed oggetti di vasellame di ceramica. Un’immersione davvero imperdibile.
L’attrazione da non perdere assolutamente, a Levanzo, è tuttavia una in particolare: parliamo della Grotta del Genovese, una delle grotte più importanti al mondo per via dei ritrovamenti di dipinti preistorici.
Parliamo della più ricca eredità italiana dell’espressività figurata preistorica, scoperta da Francesca Minellono, una pittrice fiorentina durante una vacanza alle Egadi.
Nel 1949, la Minellono si spinse dentro un anfratto in cui si diceva vi fossero degli antichi dipinti: invece nel retro di questa grotta, rinvenne oltre trenta incisioni parietali e un centinaio di dipinti che, in seguito, grazie all’interessamento di archeologi e studiosi, vennero fatti risalire al tardo Paleotico (11-12.000 anni fa).
La grotta può essere visitata solo con una guida autorizzata, ci si può accedere via mare o via terra. I dipinti e le incisioni sono davvero incredibili, di ottima fattura: è quasi assurdo pensare che siano stati realizzati migliaia di anni fa.
Inoltre, questi dipinti sono stati fondamentali anche per una conoscenza più precisa della storia dell’evoluzione dell’uomo: nelle immagini, non ci sono solo cacciatori, ma anche allevatori e pescatori di molluschi. Cambiamenti fondamentali, testimoniati anche da altre scene raffiguranti buoi, cervi, tori, asini e rituali associati al Culto della Madre Terra.
Insomma, le Egadi sono davvero una tappa obbligatoria per chi visita la nostra bella isola.
Raggiungerle è poi davvero semplice: si può partire dal porto di Trapani, e da qui prendere uno dei tantissimi aliscafi che partono ad ogni ora e verso tutte le isole.
Non vi resta che visitarle tutte!