Sono oltre 170 le contravvenzioni emesse dalla Polizia Municipale di Marsala, nei primi cinque mesi dell'anno, nei confronti di altrettanti trasgressori che deturpano il territorio comunale con l'abbandono di rifiuti e il volantinaggio selvaggio.
“Un numero di trasgressioni che si sta lentamente riducendo grazie ai controlli che non conoscono sosta, afferma l'assessore Michele Milazzo. L'auspicio è che si possa ridurre l'azione repressiva; ma, purtroppo, ci troviamo ad intensificare gli sforzi per sacche di inciviltà che stentano a rientrare nel solco della normalità”. Il mancato rispetto delle regole riguarda soprattutto il deposito dei sacchetti di spazzatura in diverse zone della città, dal centro storico alle borgate. Con mezzi propri o a piedi, i trasgressori vengono ripresi dalle telecamere nell'atto di abbandonare i rifiuti lungo strade e terreni, incuranti del danno che arrecano all'ambiente e dei maggiori costi a carico dei cittadini per tali ingiustificati comportamenti. E mentre la videosorveglianza consente di risalire ai trasgressori dalla targa del mezzo usato per trasportare i rifiuti; il pattugliamento e l'osservazione (“appostamento”) dei Vigili nel centro urbano permette di identificare gli incivili colti in flagranza. Di pari passo, procedono gli “incroci di dati anagrafici e fiscali” per accertare il mancato ritiro dei mastelli e contrastare l'evasione della Tari, condotte solitamente associate all'abbandono dei rifiuti. A carico dei trasgressori, pertanto- oltre alla sanzione di 400 euro per ogni sacchetto abbandonato - anche gli eventuali pregressi importi annuali per il mancato pagamento della Tassa rifiuti.
Fossato punico, il Comune chiede la gestione
Con una nota a firma del Sindaco di Marsala Massimo Grillo, il Comune ha ufficialmente inoltrato all’Assessore Regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, e al Direttore del Parco Archeologico Lilibeo, Anna Maria Parrinello, la richiesta per la gestione decennale del Fossato Punico ovvero dell’area a verde, estesa circa 3300 metri quadrati ubicata tra l’ex Carcere di Piazza Castello, vicolo Infermeria, corso Giovanni Amendola e piazza Porticella. La riqualificazione di questa zona è stata inserita nel Documento unico di programmazione, recentemente approvato in Consiglio comunale, per la rigenerazione dell’intero comprensorio circostante.
“Questo settore del fossato punico, prospiciente l’ex gasometro – precisano il Sindaco Massimo Grillo e l’Assessore ai Beni Culturali, Arturo Galfano - costituisce la parte preponderante e suggestiva del sistema difensivo dell’Antica Lilibeo e risulta libero da costruzioni moderne. Da qui la nostra volontà di farlo divenire una vera e propria oasi a verde fruibile da Cittadini e turisti”.
Attualmente il Fossato punico versa in stato di abbandono ed è caratterizzato da folta vegetazione spontanea e da cumuli di rifiuti colonizzati da ratti.
Per il recupero di questa struttura da sempre si è battuto l’attuale assessore Arturo Galfano (è stata una sua insistente richiesta quando era consigliere comunale). Peraltro da alcuni anni sono venuti meno anche i lavori di pulizia ordinaria che venivano effettuati dalla direzione dell’attiguo carcere mandamentale di piazza Castello.
“In virtù della collaborazione che abbiamo instaurato con l’Assessorato regionale ai beni Culturali e Ambientali e con la direzione del Parco archeologico Lilibeo – continuano Sindaco e Assessore - siamo fiduciosi nell’esito positivo della richiesta. Da parte nostra, una volta ottenuta la gestione decennale dell’area, provvederemo alla pulizia straordinaria, alla bonifica per realizzare un vero e proprio giardino fruibile da grandi e piccini. L’ingresso avverrebbe da corso Giovanni Amendola e/o da Vicolo Infermeria (quello accanto alla farmacia Titone). Oltre all’aspetto ricreativo vi sarebbe anche quello della ricaduta culturale. Si darebbe, infatti, la possibilità alla comunità locale ma anche ai turisti di ammirare il Fossato punico e i resti di strutture di varie epoche, specchio di una storia che ha coinvolto, con alterne vicende, la nostra Città”.