Prima domanda: a cosa serve il consiglio comunale? Risposta: a discutere dei problemi della città. Bene. Seconda domanda: e allora a cosa serve un consiglio comunale "aperto" per parlare dei problemi della città? I consiglieri comunali che fanno? E' la domanda che si pongono in tanti a Marsala dopo l'ultima trovata del Sindaco Massimo Grillo. Messo all'angolo tra i tanti problemi che ci sono in città, con un malcotento crescente tra i cittadini, per le tante discariche di rifiuti che invadono le contrade, i nodi non risolti sull'ospedale, le promesse al vento su "padiglione Covid" e altro, il primo cittadino, eletto solo nove mesi fa, si gioca la carta di un consiglio comunale aperto "per discutere i problemi della città".
L'idea è astrusa, per due motivi. Il primo, perchè, di fatto, come in tanti hanno osservato, il consiglio comunale già di suo si occupa dei problemi della città. Perchè aprirlo al contributo di tutti su temi generici e non su un singolo tema? Tra l'altro, siccome le cose che non vanno sono tante, il rischio è quello di parlare, genericamente, come sempre, un po' di tutto, con qualche lamentela qua e là, e con Massimo Grillo gran sacerdote officiante, pronto a vestire i panni del "padre buono" che tutti ascolta, e che su tutto poi fa una morale.
In realtà la città avrebbe bisogno davvero di un momento di confronto pubblico, ma su temi specifici e di interesse generale, come ad esempio la questione dell'ospedale di Marsala (oggi torniamo ad occuparcene in un altro articolo) e del padiglione Covid. Su questa ultima vicenda si sono consumate un sacco di bugie, di promesse mancate, sono state sbandierate cifre non vere e smentite dalle carte. Il Sindaco, il suo vice Paolo Ruggieri, hanno confuso carte, documenti, cifre. Ed è su questo che la città meriterebbe un confronto pubblico, per avere risposte certe (e anche scuse pubbliche da chi andava dicendo che a Maggio 2021 il padiglione sarebbe stato pronto mentre il cantiere è solo all'inizio, e non ci sono neanche i soldi ...). Tutti gli articoli sul padiglione li trovate qui.
Il fatto è che il Sindaco Grillo, come dicevamo, è all'angolo. In solo nove mesi non solo in città molti problemi non sono stati risolti, altri sono anche aumentati rispetto alla precedente amministrazione dell'ex Sindaco Alberto Di Girolamo. La maggioranza è larghissima, e almeno fino alle elezioni regionali sarà solida, ma in città sono molti a chiedere risposte. La strategia di Grillo, fin qui, è stata quella di circondarsi di consulenti su tutto (manca solo un consulente ... per scegliere i consulenti), istituire una costosa struttura per la comunicazione che costa 50mila euro l'anno (30mila il portavoce, 20mila l'agenzia di comunicazione) e che fa lo stesso lavoro dell'ufficio stampa che il Comune già ha. Il tutto con pochi risultati. Gli esempi sono tanti, su tutti la gestione della pista ciclabile allo Stagnone di Marsala, che potrebbe essere un volàno per i turisti e che invece Grillo ha trasformato in uno psicodramma, con un mare di decisioni, dichiarazioni, passi indietro. "Siamo in una specie di programma di Nino Frassica" ha detto ieri il consigliere comunale Rino Passalacqua.
Nella confusione, Grillo pubblicizza per straordinario quello che è ordinario, come di recente la pulizia a Birgi, e cerca di attribuire a se opere pubbliche, come la prossima eliminazione di tre passaggi a livello in città, che hanno un iter che risale alla precedente amministrazione. Proprio l'ex Sindaco Alberto Di Girolamo, che sui social ha un grande seguito, non manca di fare polemica con il nuovo Sindaco, e questo è uno degli aspetti che Grillo soffre di più, tanto da rivolgersi direttamente al medico marsalese per invitarlo a partecipare a questo confuso consiglio comunale aperto che vuole organizzare. Il tentativo è sempre quello, che chi conosce il politico Massimo Grillo aveva previsto da tempo: cercare di neutralizzare il dissenso, istituzionalizzarlo, portarlo dentro, in modo da spegnere ogni voce critica. "Sono aperto al suggerimento di tutti" dice Grillo annunciando questo consiglio comunale sui generis. Purchè a decidere rimanga sempre lui, ovviamente.