Era un progetto da 750mila euro. Invece cinque tra associazioni, cooperative e fondazioni dovranno dividersi circa 25.000 euro.
E' un fallimento il progetto dell'amministrazione Grillo, a Marsala, dal pomposo titolo "Dall'io al noi" per aiutare le persone in difficoltà economica a causa della pandemia.
Su Tp24 abbiamo raccontato come, in realtà, il bando originario voluto dal Sindaco Massimo Grillo e dal suo super consulente Briante presentasse diverse anomalie, con i soldi per la lotta alla povertà che rischiavano di perdersi in consulenze e rimborsi spese.
Infatti, il Comune è dovuto tornare sui suoi passi. I 750mila euro sono stati destinati, con grande ritardo, ai buoni spesa diretti per le famiglie in difficoltà economica. E per non fare una cattiva figura rispetto agli annunci fatti, il progetto "Dall'io al noi" è stato mantenuto, ma un budget microscopico: 25.000 euro, che si divideranno in cinque, per dei progetti che dureranno in tutto tre mesi. Insomma, la lotta alla povertà si fa solo in estate. A Settembre, si vedrà. "E' un accordo più simbolico che altro" commentano i diretti interessati, che non si sono voluti comunque tirare indietro.
Il Sindaco Grillo vanta il "primo progetto di Co-Progettazione Sociale a Marsala", ma in realtà la montagna ha partorito il topolino, e comunque, si tratta di azioni che le realtà coinvolte fanno già solo che il Sindaco ci mette il cappello e, come ormai siamo abituati a vedere, la propaganda.
Quali sono le realtà coinvolte e quali gli interventi? L' Opera di Religione Monsignor Gioacchino Di Leo, di padre Fiorino, per circa 7mila euro darà supporto alle famiglie o ai singoli in grave stato di disagio. "E' una cosa che già facciamo - racconta il sacerdote - ad esempio giusto qualche giorno fa abbiamo aiutato una famiglia dove c'era una persona ricoverata in ospedale, e i familiari che non potevano uscire da casa perché in quarantena, e gli abbiamo portato la spesa".
Il consorzio Umana Solidarietà darà "sostegno e orientamento formativo-lavorativo per i disoccupati e contenimento delle solitudini: anziani e soggetti vulnerabili". La Fondazione San Vito Onlus continua invece con la mensa fraterna allo stadio, per circa 4000 euro, solo che adesso diventa "sostegno e potenziamento dell’offerta di misure di solidarietà alimentare a famiglie o singoli in grave stato di disagio e vulnerabilità". Poi c'è l' Associazione di Intervento Sociale “Il Mulino” (sostenere il percorso di autonomia e il bisogno di socialità dei soggetti disabili e alleggerire i caregiover); infine l'associazione internazionale “Pantere Verdi” darà supporto ludico-ricreativo aminori (6-13 anni) in condizioni di povertà.
Il tutto avrà durata molto ridotta: tre mesi. Il Comune dice che il servizio è partito il 5 Luglio, ma in realtà pare che ancora non sia iniziato nulla. Insomma, solita approssimazione.