Salgono i contagi e il governo prepara una stretta, per evitare nuove chiusure, utilizzando il green pass. Non si farà come in Francia, dove il certificato verde di avvenuta vaccinazione (o guarigione) serve in pratica dappertutto, ma ci saranno comunque delle regole molto rigide. Cambiano anche i criteri per l'attribuzione dei colori delle regioni. E riaprono le discoteche.
Il green pass in Italia sarà obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramento: per entrare negli stadi e nelle palestre, per partecipare agli eventi e ai convegni, per salire su treni e aerei, assistere agli spettacoli, ballare nelle discoteche.
Anche per chi pratica attività sportiva nei circoli e nelle palestre si pensa di prevedere il permesso di ingresso solo a chi è vaccinato, guarito o si è sottoposto a tampone nelle 48 ore precedenti.
Per viaggiare con capienza piena su treni e aerei potrebbe diventare obbligatorio il green pass, anche con i sistemi di areazione verticale. Sembra invece escluso che ciò avvenga per i mezzi pubblici dove sarebbe difficile effettuare i controlli. Nulla viene comunque escluso, soprattutto in vista della ripresa delle scuole e il rischio di aver sempre pieni autobus e tram.
La campagna coordinata dal generale Francesco Paolo Figliuolo prosegue con una media di oltre 500 mila somministrazioni al giorno, ma si tratta soprattutto di «richiami». Sono ancora moltissimi i cittadini che non si prenotano, la maggior parte per il timore di ricevere l’appuntamento per la seconda dose mentre sono in vacanza.
Anche le discoteche riapriranno: Il via libera dovrebbe esserci tra il 24 e il 26 luglio. Naturalmente si tratterà di una riapertura con numerosi paletti che dovranno rispettare i gestori: disco verde solo per i locali all’aperto e con capienza ridotta al massimo al 50%. Inoltre per gli ingressi sarà necessario il codice Qr per attestare l’avvenuta vaccinazione.