La Sicilia vara la legge sull'integrazione e l'inclusione sociale degli stranieri e regolamento con questo testo anche l'assistennza socio-sanitaria, in particolare per le esigenze e la tutela della maternità delle donne straniere che arrivano in Sicilia.
“La Sicilia si dota di una legge di avanguardia sull’accoglienza e l’inclusione sociale. Con un lavoro corale del parlamento regionale siamo riusciti a varare norme, perlopiù dedicate agli stranieri ed ai migranti che arrivano e vivono in Sicilia. Per la prima volta l’integrazione viene considerata come elemento fondamentale per il rilancio della coesione sociale. La legge innalza gli standard qualitativi delle politiche per l’accoglienza con un sistema di welfare locale totalmente ripensato. Sono soddisfatta del risultato raggiunto poiché il tema di questa nuova disciplina normativa ci richiama alla memoria il nostro passato, ed anche il presente, di popolo di migranti e di terra che nei secoli ha sempre saputo accogliere caratterizzandosi per essere crogiuolo di civiltà. Ritengo inoltre che l’Ars abbia dato un segnale importante di unità contro i rigurgiti razziali che sovente coinvolgono anche settori politici. Abbiamo fatto prevalere il rispetto per l’uomo su ogni altro aspetto, considerando come fratello, con pari diritti e dignità, ogni persona che dimori in Sicilia. La legge dà anche una regolamentazione certa per l’assistenza socio-sanitaria agli stranieri, con particolare riguardo alla tutela della maternità”. Questa il commento di Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.
E sulla legge regionale su “accoglienza ed inclusione”, si è espresso anche il capo gruppo PD all'ARS Giuseppe Lupo, secondo il quale la Sicilia sancisce un punto fermo sul terreno del rispetto dei diritti umani.
“Con l’approvazione della legge regionale sull’accoglienza e sull’inclusione la Sicilia compie un passo importante sul terreno del rispetto dei diritti fondamentali di ciascun essere umano: il Partito Democratico è orgoglioso di aver proposto, sostenuto e voluto questa legge fin dall’inizio”, commenta Lupo in merito all’approvazione della legge.
“Si tratta di un pacchetto di norme che, nel pieno rispetto delle competenze statali e sovranazionali, va incontro a diverse ‘esigenze quotidiane’ dei migranti che giungono in Sicilia e si fermano nella nostra regione – aggiunge Lupo - dall’assistenza sanitaria all’istruzione scolastica, dalle politiche abitative al sostegno all’integrazione sociale ed all’inclusione lavorativa, dal ruolo degli enti locali a quello delle associazioni ed enti del terzo settore, adesso c’è una legge regionale che finalmente sancisce alcuni punti fermi, anche nel contrasto a forme di razzismo ed intolleranza. La Sicilia ha una storia millenaria di accoglienza e di solidarietà, di integrazione di culture differenti: in un momento storico come quello che stiamo vivendo – prosegue Lupo - questa legge assume un alto valore non solo dal punto di vista normativo, ma anche culturale”.
“Questa legge è anche frutto di un lavoro importante di ‘democrazia partecipata’ – conclude Lupo – il merito di questo risultato va anche alle associazioni del terzo settore ed in particolare ‘L‘isola che c’è’, che ringraziamo per avere contribuito in modo determinante all’elaborazione del disegno di legge”.