Il presidente del Consiglio comunale di Erice è una furia. In fumo un contributo di 192 mila euro destinato alle categorie colpite dalla pandemia. La delibera sulla Tari, infatti,dove era compreso il contributo, non è passata in aula.
“E' mio obbligo, come presidente del Consiglio, - dice Luigi Nacci - chiedere scusa a tutti i cittadini ericini, in special modo alle categorie che hanno avuto seri danni economici dal Covid. Certamente è stata scritta una brutta pagina del consiglio di Erice. Nella seduta di ieri è stata calpestata, da parte della opposizione, la dignità dei cittadini ericini, in special modo dei commercianti e altre categorie, che dovevano ricevere con l'approvazione della delibera sulla Tari un contributo dello stato di 192.000 euro, ripartito tra le diverse categorie. Somme che dovevano servire a colmare i danni che dette categorie avevano subito nella pandemia Covid. Fare opposizione si, - aggiunge - ma non a qualunque costo. Probabilmente i consiglieri di opposizione non hanno capito il danno che hanno arrecato alle attività commerciali del territorio ericino. Se ci mettiamo che era assente la consigliera La Porta e che il consigliere Alastra stranamente si è astenuto, la frittata è stata presentata su un piatto non d'argento ma d'oro”.
La delibera doveva essere approvata entro il 31 luglio, per cui non ci sono più i tempi per ripresentarla in aula.
“Tre considerazioni – dichiara Nacci - vanno senz'altro fatte: la prima è che la maggioranza di questa Amministrazione traballa ed è la seconda volta che viene battuta in aula in quanto i consiglieri vicini alla Toscano non sono mai tutti presenti in Consiglio; la seconda è che il consigliere Alastra che è presente nella maggioranza della sindaca, deve decidere da che parte stare, perché è inconcepibile che voti a correnti alternate. La terza è che tutti i capisettore, nessuno escluso, possano permettersi di portare in consiglio proposte di delibere importanti all'ultimo minuto; e non è la prima volta”. Per Nacci “ Toscano dovrà serrare le fila. In tutti i sensi, valutato che il prossimo anno si andrà alle elezioni.L'opposizione senza se e senza ma, spieghi ai cittadini il senso del loro gesto ma che lo spieghi in parole semplici, perché sinceramente essere paladini dell'interesse della cittadinanza e fare l'esatto contrario, è davvero di difficile comprensione. Gli ericini non meritano questo. Per proposte di delibera di questo genere – conclude - non esiste maggioranza e opposizione e non posso accettare comportamenti in aula che sanno di immaturità politica”. Contro hanno votato Barracco e Cavarretta. Astenuti, Manuguerra, Mannina, Arceri, Strongone e Alastra. Hanno detto, invece, sì alla delibera Nacci, Agliastro, Messina, Vassallo Simone, Di Marco, Simonte e Morici Assenti, infine, Vassallo Giuseppe, La Porta.