Nessun mistero, nessuna violazione di legge. L'Enoteca Comunale di Marsala e l'Associazione Strade del Vino hanno tutte le carte in regola. E' una precisazione che arriva dai vertici dell'associazione, dopo che ieri su Tp24 abbiamo pubblicato la nota del giornalista Michele Santoro, che punta il dito su alcune presunte irregolarità.
Il 4 Agosto la Giunta ha approvato la delibera che affida l'Enoteca Comunale all'Associazione Strade del Vino di Marsala.
L'enoteca comunale di Marsala non è costituita con atto pubblico, è vero, ma perché è un'enoteca locale, che per legge deve essere collocata in una "Strada del vino". L'atto pubblico è richiesto invece per le enoteche regionali e la rete delle enoteche regionali, che in Sicilia sono due (la seconda è stata inaugurata ad Alcamo pochi giorni fa).
L'associazione, inoltre, non prende contributi da tempo. L'associazione è passata sotto cinque Sindaci, e nessuno degli amministratori ha mai rivelato alcuna anomalia.
La "Strada del Vino", inoltre è costituita da enti pubblici, 46 aziende vinicole, diverse attività commerciali. "Ci reggiamo solo con le quote sociali" dice il vice presidente Giovanni Spanò, raggiunto dalla redazione di Tp24. "La gestione dell'enoteca viene concessa dalla Strada del Vino a soggetti che risultino affidabili - aggiunge - per la sua gestione. In atto la stessa è affidata al signor Piero Pappalardo".
"Chi ritiene che ci sia un illecito amministrativo può fare comunque ricorso al Tar. Chi ha ragione, vince" dicono dall'associazione.