Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
22/08/2021 00:20:00

A Trapani l'Udc organizza la raccolta firme per i referendum sulla Giustizia

 Anche l’Udc provinciale si mobilita per i sei referendum sulla Giustizia.

Il commissario provinciale Fabio Bongiovanni ed il Consigliere comunale di Trapani Avv. Alberto Mazzeo, annunciano infatti di aver organizzato un tavolino di Raccolta firme a Trapani città, al quale saranno presenti assieme ad altri attivisti e militanti di tutta la provincia, questo sabato di mattina dalle 9,30 alle 12,30 in Viale Regina Margherita a fianco l’ingresso principale della Villa comunale e, nel pomeriggio fino alla sera dalle 19,00 alle 23,30 nel cuore del Centro storico, nella storica piazzetta Saturno.


Tutti i cittadini potranno così venire ad informarsi sui contenuti delle proposte e, se vorranno, potranno sottoscrivere le sei proposte di quesiti referendari riguardanti: Riforma del CSM, Responsabilità diretta dei magistrati, Equa valutazione dei magistrati, Separazione delle carriere dei magistrati, Limiti agli abusi della custodia cautelare, Abolizione del decreto Severino, portando con sé un valido documento di riconoscimento.
“Siamo qui, anche noi in piazza a Trapani coi trapanesi, ma altrettanto sta accadendo in altre città d’Italia, per raccogliere firme per la giustizia e, aspetto fondamentale, per aiutare il governo e per dare parola ai cittadini sulla riforma in modo da aprire con loro anche un confronto di idee costruttivo e metterci in ascolto dei sentimenti profondi della società nella quale viviamo ed operiamo ” – dichiara Fabio Bongiovanni.


“Ormai – dice – siamo ben oltre le 450.000 firme già raccolte nel Paese fra tutti i componenti del Comitato, ovvero noi, i Radicali che ne sono i promotori, la Lega e tutti gli altri, che ci credono, perché qui non ci sono colori di appartenenza su un referendum, ma la volontà di avere una giustizia migliore per tutti e la città di Trapani sicuramente saprà dare il suo contributo ancora una volta valido e generoso a questa importante iniziativa di democrazia”.
“Un’iniziativa importante, – aggiunge il Consigliere comunale di Trapani Alberto Mazzeo, il quale materialmente sarà l’autenticatore delle sottoscrizioni che si raccoglieranno – che serve anche per dare un credito sempre più importante ai magistrati. Riteniamo sia fondamentale dare la possibilità a tutti i cittadini di esprimersi, con Referendum, sulla giustizia nel nostro Paese. L’unico modo per farlo, naturalmente, è sottoscrivere i quesiti per richiedere i sei referendum, così come previsto dalla nostra Carta Costituzionale”. “Chiaramente – prosegue – la raccolta firme del referendum non è e non può mai essere contro la magistratura ma pro-magistratura, per ricreare quel tessuto sociale fecondo tra i cittadini, magistrati e la politica. Quindi un fattore di positività, noi la vediamo con questo aspetto”.
“La raccolta delle firme sta andando benissimo, oltre le attese.” Lo ha detto il segretario nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa partecipando a Roma al gazebo per la raccolta delle firme per i referendum sulla giustizia nel corso di una analoga iniziativa organizzata dal partito centrista anche nella capitale. “Da parte nostra – ha aggiunto Cesa – c’è una adesione convinta al referendum, e una convinzione forte nello strumento referendario, che è quello più democratico che la Costituzione ci mette a disposizione. Io credo – ha proseguito – che solo i cittadini in questo momento possano cambiare le regole del gioco, soprattutto in una materia delicata come la giustizia. Noi abbiamo anche bisogno di riavvicinare i cittadini alla giustizia”.