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26/08/2021 06:00:00

Trapani, caso Europeade. Scontro continuo nell'Udc. "Danno erariale per l'annullamento"

 La questione legata all’annullamento di Europeade a Trapani sta diventando uno scontro tra la consigliera Anna Garuccio e l’assessore Fabio Bongiovanni.

La consigliera faceva parte della maggioranza che sosteneva il sindaco Giacomo Tranchida, il filo si è spezzato quando Bongiovanni è stato nominato assessore poiché indicato dalla lista Trapani Tua che fa riferimento all’UDC. La fine di un amore si è consumata tutta lì, da allora la Garuccio è passata all’opposizione.


In questi giorni è tornata a parlare di Europeade, dei soldi che finora sono stati spesi per la realizzazione dell’evento, etichetta l’annullamento per “futili motivi” (l’annullamento è avvenuto non potendo assicurare in piena pandemia tutta la logistica necessaria dovendo gravare sul bilancio comunale e quindi sui cittadini), la consigliera ne ipotizza un danno erariale tanto da scrivere una lettera al coordinatore provinciale dell’UDC che è anche assessore al Bilancio del Comune di Trapani. Una lettera che però è politica perché la consigliera esordisce così: “Una cosa è incontrovertibile: sono democristiana da prima che tanti autorevoli esponenti dell’UDC trapanese nascessero. E proprio per questo oggi mi rammarico vedendo questo glorioso Partito, discendente dallo Scudo Crociato, insultato e ricattato pesantemente da un presunto erede della peggiore tradizione integralista bolscevica.
Ma poiché siamo di tradizione democristiana, Caro Fabio, sappiamo che la politica rappresenta l’arte del possibile e che, per chi come noi possiede una comune radice, sarà certamente possibile,  così come ci hanno insegnato i nostri padri politici, ritrovare all’orizzonte le ragioni dell’unità piuttosto che quella della divisione”.


La Garuccio indica le spese sostenute finora per viaggi e pernottamenti per la realizzazione dell’evento dalla “triade Tranchida - D'Alì - Patti”
, e al termine della sua attività ispettrice ravvisandosi un danno erariale invierà tutto alla Corte dei Conti.
La questione pare adesso si sia spostata all’interno dell’UDC, la Garuccio tiene a sottolineare come sia più democristiana lei di altri e di avere ovviamente contribuito con i propri voti alla buona riuscita della lista.


Chiamato in causa l’assessore Bongiovanni non ha potuto sottrarsi, seppure con stanchezza, e alla provocazione della consigliera risponde punto per punto: “Ancora per una volta qualcheduno vuol trascinarmi in questa pesantissima ed infinita querelle che è divenuta, almeno per me personalmente, veramente indigesta e per quanta nausea essa già mi provochi non intendo sottrarmi all’ennesima gratuita provocazione, in premessa premendomi sottolineare che al posto della consigliera Garuccio di Trapani mi sottrarrei a questa sorta di esame del sangue democristiano. Lo ritengo assolutamente velleitario da parte sua. La storia di ognuno di noi è pubblica perché abbiamo scelto e la politica ci ha consentito di essere personaggi pubblici, e non certo da ora. Mi soffermo soltanto su un punto. Difficilmente ho potuto notare nella consigliera Garuccio tratti di moderazione, di reale appartenenza ad un progetto moderato. Le cronache hanno spesso parlato di lei per l’autoreferenzialità, i toni accesi, sopra le righe, in qualche caso anche fuori contesto potendo così disvelare ai più dietro al suo volto grazioso il suo vero modo di essere e di interagire con le istituzioni e, soprattutto, con le persone che pro-tempore le rappresentano. Quanto di più lontano dalla più apprezzata tradizione democratico cristiana”.


Sulle spese sostenute e che la Garuccio configura come danno erariale l’assessore risponde nel merito
: “Le richieste di chiarezza e le verifiche sulle spese di “Europeade” sono legittime e non sarò certo io a metterle in discussione. Che ben venga un surplus di approfondimento. Sarà quanto mai utile per fugare qualsiasi interessato ed evidentemente strumentale adombramento e dimostrare che l'Amministrazione ha rispettato, come sempre, norme e procedure ed aggiungo anche prerogative. A nessuno intellettualmente onesto può sfuggire che si tratta di spese che erano connesse e legate all'organizzazione di un evento complesso ed entusiasmante che, nostro malgrado, per le circostanze divenute all’improvviso avverse abbiamo dovuto fermare proprio per il senso di responsabilità ed i principi di prudenza che ci appartengono e quindi, infine, per il bene della città e del bilancio del Comune. A tutti non sfugge invece come ci si trovi di fronte a spese istituzionali e di rappresentanza ed a spese rese necessarie per costruire il progetto “Europeade”. Si tratta, del resto, di atti ufficiali, che indicano, passo dopo passo, il percorso lecito che, con tutto il dovuto conforto di regolarità e legittimità, è stato seguito dall'Amministrazione e dagli altri enti interessati”.


Infine Bongiovanni non temendo nulla chiosa: “ Si sappia dunque che da amministratori responsabili e consapevoli, ognuno per la sua parte e funzione istituzionale, siamo pronti a rispondere in ogni sede, a partire da quella più propriamente politica, del nostro operato. Così come ci faremo trovare pronti con la forza dei fatti e la validità dei nostri argomenti a respingere questa facile e questuante propaganda che punta soltanto allo scontro e non al confronto”.