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31/08/2021 10:30:00

No-vax, escalation di violenza. Gli esperti: "vaccinare donne incinte e bimbi"

I no-vax adesso si sono messi a picchiare i giornalisti. "Ti taglio la gola" poi pugni e calci. Vittima dell'aggressione un video giornalista di Repubblica, Francesco Giovannetti, ieri in piazza a Roma per raccontare le proteste contro i green pass per la scuola davanti il ministero dell'Istruzione. 

"Tutto è successo rapidamente: non mi lasciava andare. Poi, per fortuna erano presenti agenti della polizia che sono intervenuti, fermando la persona e portando me in un posto sicuro". Il videogiornalista è stato infine condotto dall'ambulanza presso l'ospedale Fatebenefratelli, sull'Isola Tiberina, per gli accertamenti di rito: la prognosi è di 15 giorni. L'aggressore è stato invece portato in questura, dove è stato identificato e denunciato per minacce aggravate. Si tratta di un collaboratore scolastico.

 

 

Le proteste cominciano ad essere molto accese, quelle dei no pass e no vax, che hanno anche minacciato di morte il virologo Bassetti. Davanti a questi episodi il Viminale alza la guardia: "Rischio escalation di violenza". All'interno delle manifestazioni e dei gruppi di protesta il Ministero dell'Interno non esclude che si possano infiltrare "personaggi con trascorsi di violenza e guerriglia". 

Tutto ciò mentre arriva un settembre molto caldo. Da domani il green pass sarà obbligatorio per docenti e personale scolastico, oltre che per treni e mezzi a lunga percorrenza e aerei.

Appello al Ministero della Salute da parte di neonatologi, pediatri e ginecologi per accelerare la vaccinazione anti-Covid delle donne in gravidanza ed in allattamento e dei bambini di età superiore ai 12 anni: "Sono infatti possibili rischi gravi anche per queste categorie", avvertono gli esperti. I vaccini a mRNA, sottolineano le associazioni di specialisti in una nota, sono "assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano.

"Alcuni Paesi" nella regione europea "stanno cominciando ad avere un carico crescente sugli ospedali" causa Covid "e più morti. La scorsa settimana abbiamo avuto un aumento dell'11% nel numero dei decessi nella regione e una proiezione affidabile indica" che potrebbero esserci "236mila morti in Europa entro l'1 dicembre".

 

Lo ha detto Hans Kluge, direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) per l'Europa, oggi durante il briefing di aggiornamento sulla situazione Covid nell'area. "Tre fattori pesano su questo aumento - ha spiegato - la variante Delta più trasmissibile, ora segnalata in 50 Paesi della regione", su 53; "l'allentamento delle misure di sanità pubblica e un'impennata dei viaggi" in estate.