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11/09/2021 02:15:00

Il caso "Zapoteca" e il diritto allo studio

 Zapoteca e il diritto allo studio. Premessa, fino a quando non si è appresa la vicenda dagli organi d'informazione, il vocabolo era del tutto sconosciuto allo scrivente.

In soccorso è arrivato come sempre quando non si conosce, un dizionario enciclopedico. Il significato del termine è stato chiesto ai test di Medicina 2021, ed a cui moltissimi studenti non sono riusciti a rispondere.


Stando a quanto riportato dai dizionari, non è altro che la declinazione al femminile dell’aggettivo zapoteco che vuol dire “appartenente a una popolazione indigena del Messico centro-meridionale, stanziata nell’attuale stato di Oaxaca“.

Zapoteca risulta essere quindi un aggettivo con cui si identifica la popolazione indigena degli Zapotechi e sono tutt’ora esistenti, vivono infatti in una regione del Messico. Si precisa che in ogni caso, la domanda nel test era così posta:in quattro dei seguenti termini il suffisso “-teca“ ha lo stesso significato. Individuare il termine rimanente.
A) Zapoteca,B) Emeroteca,C) Pinacoteca,D) Biblioteca,E) Fonoteca.


Al di là dell'aspetto semantico l'accaduto spinge alla riflessione sull'accesso all'università. L'articolo 34 della costituzione recita: "la scuola è aperta a tutti". L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita". "I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi". "La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso".


Nel 1999 fu introdotto il numero chiuso per l'ingresso universitario per alcune facoltà, di conseguenza le prove d'ingresso, ed è in questa circostanza che può capitare l'istanza sulla "Zapoteca". Si comprende la ratio della norma ossia selezionare in relazione alle necessità occupazionali. A mio avviso, forse, male si interpreta la "carta suprema" che afferma: la scuola è aperta a tutti. Non essendo un costituzionalista, si potrebbe sanare il vulnus con una selezione naturale degli studenti ossia: al primo anno del corso X bisogna sostenere Y esami e così tutto il ciclo di studi,non si riesce si è fuori dall'ateneo, ovviamente esclusi per motivi sanitari e quelli gravi familiari.

E tra il serio e il faceto non sarebbe un "Zapoteca" a determinare il "diritto allo studio".


Vittorio Alfieri