E' andata bene la prima edizione di Madre Mediterraneo - Festival delle Identità Femminili che si è tenuta a Trapani nei giorni scorsi.
Sei giorni (dall’8 al 16 settembre) di appuntamenti, monologhi, musica, incontri con autori e una sezione dedicata alla memoria che hanno interessato ma anche appassionato gli spettatori. Quasi tutte le serate hanno fatto registrare il tutto esaurito al teatro Di Stefano della villa Margherita, alla Casina delle Palme e al Chiostro di San Domenico che sono stati palcoscenico perfetto del Festival voluto e ideato dall’assessore alla Cultura, Rosalia D’Alì, dall’assessore alle Pari Opportunità Andreana Patti, con la direzione artistica di Mariza D’Anna, il coordinamento di Giacomo Pilati, e organizzato da Margherita Giacalone, direttrice della Biblioteca Fardelliana con la collaborazione del Luglio Musicale Trapanese.
Una "scommessa vinta" per l’amministrazione comunale e per gli organizzatori che hanno lavorato per dare alla città l’opportunità di conoscere tante identità femminili: scrittrici, cantanti, artiste e attrici che hanno accresciuto il valore artistico e culturale del Festival, nato con l’intento di valorizzare le donne percorrendo con loro un viaggio all’interno del pensiero nella società di oggi e in quella di ieri, per scoprire la loro capacità di raccontare e raccontarsi con linguaggi diversi e multiculturali. In queste giornate il Mediterraneo, mare di tutti, è diventato metafora della donna che abbraccia e accoglie senza divisioni e steccati. Spazio dunque è stato dato a donne ed artiste che operano e vivono nel territorio ma anche che hanno scelto Trapani come patria di adozione.
«Il Festival che si è appena concluso – ha detto Mariza D’Anna – ci ha consentito di aprire un percorso di conoscenza e di approfondimento culturale e artistico di molte tematiche che riguardano le donne ma non solo. Non è stato un festival di genere ma un festival per tutti. Credo che sia stata una buona occasione per la città e per tutti noi per riflettere sull’importanza di creare spazi e contenitori culturali variegati che sappiano offrire spunti sempre nuovi per far sì che arte e cultura abbiamo un posto di primo piano in questa città. Lavorando tutti insieme, con intenti propositivi e di condivisione, come è accaduto per il Festival, credo si possano raggiungere risultati lusinghieri come questo».
«Sin dal nostro insediamento, ci siamo concentrati sulla necessità di evidenziare lo straordinario ruolo che la donna riveste tanto come madre quanto come figura cardine della vita nella nostra società - dichiara il Sindaco Tranchida -. Il successo del Festival è la prova del grande interesse del pubblico per la tematica trattata e siamo molto contenti dell'esito degli eventi».
«Siamo molto soddisfatte di questa prima edizione - dichiarano l’Assessore Rosalia d’Alí e l’Assessore Andreana Patti -. La città ha colto con entusiasmo l’iniziativa partecipando numerosa ed entusiasta agli eventi. La donna è stata la protagonista di un viaggio culturale alla scoperta di storie, identità, emozioni. Siamo già al lavoro per la prossima edizione che sarà ancora più ricca di eventi e personalità del mondo della cultura. Siamo convinte della bontà del percorso avviato con “Trapani è…donna” che è uno strumento voluto da questa amministrazione comunale per il coinvolgimento e la valorizzazione dell’universo femminile».
«Una opportunità straordinaria che è servita a rodare una manifestazione inclusiva di emozioni, parole e sentimenti espressi con i monologhi teatrali, la musica, il talento di chi sente la città come una fucina per creare nuove visioni - dichiara Giacomo Pilati -. Un lavoro di squadra che ha abbracciato la città in un calendario fitto di appuntamenti che hanno riscosso l’interesse di un pubblico vastissimo».
Il Festival è stato un punto di partenza dal quale l’amministrazione comunale intende proseguire negli anni a venire per accrescere il valore e il significato di un tema così importante come quello dell’identità della donna in tutte le sue diverse sfaccettature.