Non si rispecchia più nel movimento Cinque Stelle e così Eugenio Strongone ha rassegnato le dimissioni da portavoce dei grillini a Erice, dichiarandosi indipendente e restando all'opposizione. In una lunga lettera i motivi della sua scelta.
“La presente per comunicare le mie dimissioni da portavoce del Movimento Cinque Stelle - si legge in una nota di Strongone - Tale decisione sofferta ma non più procrastinabile per varie ragioni che qui cercherò di sintetizzare, ma che trae origine, fondamentalmente, da un cambiamento che in prima persona ho vissuto all'interno del movimento. Il sottoscritto quando ha aderito al movimento cinque stelle lo ha fatto convintamente perchè ne sposava i principi, un movimento nato dal popolo che tendeva a contrapporsi alle logiche partitiche, contrastandole con vigore per stare vicino alla gente. Un movimento che, nelle logiche iniziali, doveva essercitare il potere politico per la collettività. Ho sempre pensato che il movimento fosse nato dalla gente e per la gente, contrapponendosi alle logiche dell'io per quelle del noi. Da questo nasceva, ad esempio, il divieto dei due mandati, l'assenza di accordi di governo con altri partiti. Negli anni, io come altri, abbiamo assistito ad un sempre più vistoso allontanamento da questa impostazione iniziale, abbiamo visto il movimento trasformarsi in un vero e proprio partito politico in cui la logica dell'io ha prevalso sull'interesse dei cittadini. Così si discute di abolire l'obbligo dei due mandati, si facevano accordi di governo con il partito democratico, con la lega e con chiunque si facesse avanti pur di sedere nella tanto agognata poltrona. A ciò è conseguito un allontanamento da quelli che sono i veri interessi dei cittadini, i loro bisogni. Di contro, a livello locale, ho notato l'assenza di alcuna unione d'intenti tra gli appartenti al movimento e i loro rappresentanti nazionali e regionali, di scarsa volontà di collaborare per il bene comune, privilegiando i pregiudizi e i rifiuti al dialogo al confronto civile e democratico, dove le scelte vengono imposte dall'alto e non frutto di incontri con gli iscritti e i portavoci del movimento. Io, politico e uomo tra la gente, non posso che prenderne le distanze - conclude Strongone - perchè questo mi impone la mia coscienza, questo mi impone la mia gente. Il mio ruolo in consiglio e fuori, sarà di indipendente, rimanendo coerente con il mio mandato, e rimanendo sempre all'opposizione dell'amministrazione Toscano”.