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17/11/2021 06:00:00

Dal mega parco in mare, alle pale a terra. Eolico in provincia di Trapani. I progetti

Pale in mare, pale a terra. In provincia di Trapani fioccano i progetti per la realizzazione di nuovi parchi eolici. Un territorio che attrae sempre di più gli investimenti per la realizzazione di nuovi impianti “green”, dall’eolico al fotovoltaico.

Suscitando spesso le proteste dei territori, che vedono i fianchi delle colline colmi di impianti eolici. O quelle contro gli impianti offshore. E proprio in mare, al largo delle Egadi, si sta studiando la realizzazione di uno dei parchi eolici più estesi innovativi. Un progetto, quello di Renexia, che negli ultimi giorni ha messo un tassello in più. Ma su questo progetto, da 190 pale, nel bel mezzo del Mediterraneo, al largo di Trapani e delle Egadi, ci sono state molte polemiche nei mesi scorsi e secchi no da parte di associazioni, cittadini e sindaci ai quali la società sviluppatrice ha risposto che la tecnologia studiata, invece, tutela l'ambiente. 


Il parco eolico offshore
Renexia, la società del Gruppo Toto attiva nel settore delle energie rinnovabili, ha compiuto un ulteriore passo nello sviluppo del progetto Med Wind, il parco eolico offshore floating nelle acque del Mediterraneo centrale. La prima fase, d’intesa con la Marina Militare e Difesa Servizi S.p.A., relativa alla raccolta di dati utili alla caratterizzazione ambientale nell’area individuata, è stata effettuata, dopo diverse settimane di navigazione, con l’ausilio della Galatea, nave specializzata della Marina Militare Italiana. Tutti i rilievi effettuati verranno analizzati nelle prossime settimane da un team di ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn, tra i più importanti enti di ricerca al mondo nei settori della biologia marina e dell'ecologia. Lo scopo dell’indagine è quello di confermare i criteri di sostenibilità ambientale del progetto.



In questa prima fase della ricerca, avvenuta in un’area marina ampia circa 2500 Km2 e nuova a questo tipo di esplorazione, sono state raccolte immagini multibeam ad altissima definizione, la tecnologia attualmente più precisa per la ricostruzione della batimetria dell’area e per evidenziare hot spot di carattere ambientale e antropico.


Le prossime fasi, per cui sarà necessario l’utilizzo di ROV (sottomarini a comando remoto) forniti da un altro operatore specializzato, consisteranno nelle analisi delle correnti, delle componenti delle acque e nello studio dei fondali. Oggetto d’indagine sarà anche l’attività legata a specie ittiche, cetacei ed uccelli. Una campagna unica nel suo genere, che fornirà informazioni fondamentali affinché il progetto Med Wind sia completato nel rispetto dei princìpi di integrazione con l’ecosistema. Inoltre, tutti i contenuti saranno messi a disposizione della comunità scientifica.


“Siamo molto soddisfatti della collaborazione con la Marina Militare Italiana e l’Anton Dohrn. E’ una grande emozione studiare per la prima volta, con tale dettaglio, questa area di mare. Per noi è un passaggio molto importante, con questa ricerca vogliamo infatti certificare e assicurare che il nostro impianto, oltre a generare energia pulita, sia compatibile con l’ambiente marino in cui sorgerà. Siamo consapevoli dell’importanza di un’opera così innovativa e, proprio per il rispetto dei criteri di sostenibilità, stiamo effettuando tutte le possibili verifiche preliminari. Per tale attività, aver potuto contare sulla grande professionalità del personale della Marina Militare e sulle tecnologie a sua disposizione, ha rappresentato per Renexia motivo di orgoglio” – dichiara Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia.
Il parco eolico, situato a oltre 60 km dalla costa, sarà realizzato gradualmente in più fasi, arrivando ad installare a regime 190 pale, in grado di generare energia complessiva per a circa 2,8 GW, ossia pari al fabbisogno energetico di 3,4 milioni di famiglie.

 

I nuovi progetti tra Marsala, Trapani, Mazara
Sono diversi i progetti per la realizzazione di nuovi parchi eolici in provincia di Trapani e depositati al Ministero dell’Ambiente (o della Transizione ecologica) per le relative procedure autorizzative. Sono tutte procedure consultabili sul sito del ministero.
Tra questi progetti ci sono i due presentati da Enel Green Power Solar Energy S.r.l. per la realizzazione dei parchi Trapani 2 e Trapani 3.

“Trapani 2” è costituito da 16 aerogeneratori e dalle opere necessarie di connessione alla RTN, per una potenza complessiva pari a 96 MW, da realizzarsi nei Comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e Santa Ninfa.

"Trapani 3" (nella mappa in basso) è costituito da 30 aerogeneratori, più le opere necessarie di connessione alla Rete, per una potenza complessiva pari a 126 MW, da realizzarsi nei Comuni di Marsala, Mazara del Vallo, Salemi e Trapani .

 

Un altro progetto della ITW Mazara Srl prevede 13 aerogeneratori di potenza unitaria pari a 5,6 MW, per una potenza complessiva pari a 72,8 MW, da realizzarsi nel territori di Mazara del Vallo e Marsala.

Repower Renewable prevede di realizzare 8 aerogeneratori della potenza nominale di 6 MW, e della potenza complessiva di 48 MW e delle relative opere di connessione da realizzarsi nei Comuni di Mazara del Vallo e Marsala, in località "Borgo Chitarra", e nei Comuni di Salemi, Castelvetrano, Santa Ninfea, e Partanna, comprensivo di un sistema di accumulo con batterie agli ioni di litio.

Tra Marsala e Mazara insiste il "Parco Eolico Chelbi", costituito da 7 aerogeneratori e dalle relative opere civili ed elettriche, per una potenza complessiva pari a 42 MW, presentato da VGE 03 S.r.l.

 

E’ della Messinello Wind Srl il progetto di un parco eolico costituito da 6 aerogeneratori di potenza complessiva pari a 33,465 MW e dalle opere necessarie per la connessione alla rete elettrica, da realizzarsi in contrada Messinello nel Comune di Marsala.

 

Vecchi parchi che si potenziano
Non solo nuovi parchi che nascono. Altri vengono potenziati. Sono gli impianti eolici di prima generazione, costruiti anni fa nelle campagne tra Marsala e Salemi. In località, Baglio Nasco, ad esempio, c'è un progetto per ricostruire un impianto eolico esistente. Si tratta di smantellare i vecchi aerogeneratori, undici per l'esattezza, di potenza unitaria pari a 850 kW, e sostituirli con 5 aerogeneratori, più potenti. Ciascuna pala avrà potenza pari a 6,2 MW, per una potenza complessiva di 31 MW. Il progetto della Asja Ambiente Italia S.p.A. Insiste nei pressi della ex discarica Buttagane, ed è in fase di valutazione preliminare presso il ministero della Transizione ecologica (MinAmbiente).

 

 


A Pantelleria il più grande impianto fotovoltaico privato
Le Cantine Pellegrino, storica azienda vinicola siciliana, inaugurano a Pantelleria il più grande impianto fotovoltaico privato ad energia rinnovabile e l’unico al servizio di un'attività produttiva sull'isola. Un impianto di potenza complessiva pari a 86,40 kWp che permette all’azienda di autoprodurre una quota di energia da fonti rinnovabili tale da essere quasi autosufficiente.


Anno dopo anno, le Cantine Pellegrino hanno infatti adottato soluzioni sostenibili in tutti e tre i siti di produzione di Marsala, Cardilla e Pantelleria: dall’illuminazione alla logistica, dalla gestione dei rifiuti all’utilizzo agronomico delle acque reflue, fino al contenimento di ogni forma d’inquinamento ambientale, utilizzando materiali riciclabili. Il ricorso al fotovoltaico non è una novità per le Cantine Pellegrino, che ne sono dotate nella loro sede storica già dal 2010, con un impianto di circa 250KW, capace di autoprodurre energia pulita destinata all’autoconsumo. Le scelte nel segno della sostenibilità ambientale riguardano inoltre la produzione vinicola. In tutte le quattro tenute di famiglia è adottata infatti una gestione viticola sostenibile, producendo anche linee di prodotto con certificazione Bioagricert: Materico e Biosfera, un rosso ed un bianco da uve autoctone, e Malvasia e Zibibbo bio, i primi vini liquorosi biologici italiani.

Il percorso sostenibile della Pellegrino fa tappa questa volta sull’isola di Pantelleria. Le Cantine hanno stretto con questo paradiso naturale e con la gente che qui vi abita.




Il nuovo impianto della Cantina è costituito da 270 moduli fotovoltaici del tipo vetro-vetro, di potenza pari a 320 Wp cadauno e l'installazione è avvenuta nel pieno rispetto del paesaggio in quanto non risulta visibile da nessun osservatore e nel completo rispetto dello skyline della zona. Si tratta di un grande investimento che consentirà all’azienda di godere di un notevole risparmio di energia elettrica, pari a circa 105MWh l'anno. Anche l’ambiente ne trarrà beneficio, si stimano infatti circa 49.600kg di emissioni di CO2 evitate.