E' in arrivo un nuovo decreto del governo Draghi con le regole e i divieti per Natale e Capodanno per fronteggiare l'emergenza coronavirus, con la nuova ondata di contagi.
Pertanto, ilgoverno Draghi varerà domani il decreto che porterà divieti e restrizioni a Capodanno ed entrerà in vigore a partire dal 27 dicembre. Se oggi il boom di positivi è dovuto alla Delta, questo significa che il picco della variante Omicron arriverà a gennaio.
Il decreto 23 dicembre potrà contenere il via libera alla terza dose dopo quattro mesi, fa sapere oggi il Corriere della Sera. E, di conseguenza, una riduzione della durata del Green pass a sei mesi. Se non cinque. Il tampone ai vaccinati sembra invece essere previsto per ora soltanto per i grandi eventi. Mentre le feste di Capodanno potrebbero essere tutte annullate, seguendo le disposizioni dei sindaci delle grandi città. Il coprifuoco non verrà imposto per tutti, ma è aperta la discussione sulla possibilità di imporlo ai No vax. Mentre per quanto riguarda l’obbligo vaccinale, l’idea è di imporlo ai lavoratori a contatto con il pubblico e a tutti quelli della pubblica amministrazione.
Ci saranno anche le raccomandazioni per il cenone di Natale. Si consiglierà di evitare assembramenti e contatti con i non vaccinati. Niente abbracci, come già consigliato dagli esperti, areazione dei locali dove si svolgeranno le feste e massima attenzione ai più fragili, ovvero i malati e gli immunodepressi. La stretta prevede anche che d’ora in poi alcune attività potrebbero essere permesse soltanto a chi ha fatto la terza dose. Si parla di rendere il Green pass rafforzato obbligatorio per ristoranti al chiuso, cerimonie pubbliche, cinema e teatri.
Sui dispositivi di protezione individuale il virologo Fabrizio Pregliasco spiega che la mascherina, meglio se Ffp2, rappresenta comunque un’ulteriore barriera di fronte al virus. Quindi, se si resta 2 o 3 ore insieme in un salone chiuso, tra persone non conviventi, «è meglio tenerla prima e dopo il pasto, mentre si chiacchiera o si scartano i regali». A livello di misure igieniche, spiega il direttore sanitario dell’Istituto Galeazzi di Milano, bisogna fare attenzione agli oggetti che passano di mano in mano, soprattutto a tavola, perché, aggiunge Pregliasco, «il restante 15% dei contagi si verifica per trasmissione indiretta: mi tocco il naso e poi, con la mano contaminata, passo l’olio a un parente». Meglio evitare buffet e posate da portata condivise.