Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/01/2022 02:00:00

Edith Bruck presenta "Il pane perduto" all'Istituto Superiore "I. e V. Florio" di Erice 

 Si svolgerà in modalità on line, sulla piattaforma Google Meet – e verrà trasmesso in diretta sul canale You Tube della scuola – il nuovo appuntamento inserito nella Rassegna Culturale ‘Incontro con l’Autore’ organizzata dall’Istituto Superiore ‘I. e V. Florio’ di Erice in collaborazione con la Libreria Galli Salve Ubik-Erice e con il patrocinio dei Comuni di Trapani ed Erice, in programma martedì 1 febbraio alle ore 11.30.

Ospite dell’appuntamento, che si svolgerà solo in mattinata, per gli studenti, sarà Edith Bruck che, per non dimenticare e non far dimenticare, presenterà il suo ultimo libro dal titolo “Il pane perduto”, edito da La Nave di Teseo, finalista al Premio Strega. L’autrice, 89enne, da ragazzina venne deportata nel campo di sterminio di Aushwitz in quanto ebrea ungherese, ma riuscì a salvarsi. Questa autobiografia non parla solo dell’esperienza nel campo di sterminio. Aushwitz/Dachau e la cosiddetta “marcia della morte”, infatti, sono solo alcune tappe del libro, dove si parla di tutta la vita dell’autrice: l’esperienza dello sterminio si pone da crocevia, tra un prima e un dopo.

Il “prima” è la vita che la Bruck conduceva con la propria famiglia in Ungheria prima dell’arrivo della Gestapo, prima che bussassero alla loro porta e li portassero via. Ed è la vita di una normale ragazzina che amava scrivere e andare a scuola, sempre alla ricerca dell’affetto di una madre molto dura, poiché le mancanze economiche, causate anche dalle leggi razziali, la costringevano a dover ogni giorno inventare il modo per sopravvivere. Struggente l’ultimo capitolo de ‘Il pane perduto’ in cui la Bruck scrive una lettera a Dio, senza rabbia, senza cattiveria, ma chiedendogli soltanto una cosa: di lasciarle ancora un po’ di tempo per illuminare le giovani coscienze, per raccontare ancora un po’ che cosa possa essere il dolore che le è stato destinato dalla vita, nelle scuole e nelle università, per provare, in extremis, a salvare il mondo dal terrore che lo sta ancora attaccando.

“Teniamo in modo particolare a quest’appuntamento che era in programma alla fine di gennaio – dice la Dirigente Scolastica Pina Mandina – organizzato, proprio in occasione dell’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, giornata internazionale di commemorazione in memoria delle vittime dell’Olocausto. Il primo febbraio racconteremo ai nostri ragazzi una realtà terribile di cui è sempre fondamentale parlare, con una testimone d’eccezione”.

Per partecipare all’evento occorre prenotarsi contattando la professoressa Valentina Cordaro, responsabile della formazione, all’indirizzo mail cordaro.valentina@alberghieroerice.edu.it