Andrea Guardalà, atleta classe 2005 e tesserato per il Circolo Schermistico Mazarese, dopo l’ottimo 5^ posto alla Prima Prova U17 in Italia ha confermato il suo momento eccezionale anche a livello Internazionale.
A Bucarest (ROM) per la Prova Circuito Europeo U17, lo sciabolatore mazarese ha iniziato la sua gara in maniera eccellente chiudendo il girone con 5 vittorie ed 1 sconfitta.
Piazzatosi al 24^ posto dopo la fase ai gironi, per Andrea è iniziato il percorso del tabellone di eliminazione diretta da 128 avendo passato di diritto quello dei 256.
Stoccata su stoccata piazza un tris di vittorie in assalti tiratissimi e molto difficili che lo vedono vincente prima contro l’Ungherese Biro Domonkos per 15/13 nel tab 128, poi nel derby contro l’Italiano Lazzaro Salvatore per 15/13 nel Tab. 64 e, successivamente, contro il Greco Ozturk Alkim per 15/10 nel Tab,. 32.
Giunto tra i migliori 16 su 208 atleti partecipanti, per accedere alla finale ad 8 si presentava un altro Italiano, Cicchetti Davide. Un match, quest’ultimo, fatto di grande scherma ma che risentiva di una stanchezza fisica dettata da assalti che non davano respiro per ritardi accumulati nei match precedenti.
Purtroppo Andrea cede il passo al connazionale con il punteggio di 15/7 piazzandosi al 13^ posto come 3^ tra gli italiani presenti in gara ( Cicchetti Davide 6^ posto ed Aruta Antonio 9^ posto).
Nella stessa gara ma per la Sciabola Femminile, Simona Nicastro dopo un inizio che faceva ben sperare terminando la fase ai gironi con 4 vittorie e 2 sconfitte, non riesc ad imporsi nell’assalto del tab. 128 contro l’Americana Lu Elain piazzandosi all’81^ Posto nella classifica finale.
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti” – afferma il Maestro Gianfranco Antero. “ Andrea è riuscito a dimostrare, ancora una volta, che il duro lavoro paga sempre. Questi risultati sono figli di sacrifici che noi chiediamo non solo ai nostri atleti ma anche ai loro genitori. Quando arrivano non possiamo che essere fieri ma soprattutto pronti a riprendere immediatamente un cammino duro e pieno di insidie.
Oreste Giuseppe Ottoveggio