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25/02/2022 09:13:00

Sospesa la protesta degli autotrasportatori siciliani. La Regione:  "vertenza rimane aperta" 

 Si torna alla normalità in Sicilia dopo due giorni di proteste e blocco degli autotrasportatori. E' stata decisa la revoca dei presidi e la costituzione di un tavolo permanente alla Regione Siciliana con la partecipazione dei grandi e piccoli autotrasportatori e della committenza. La decisione a conclusione dell' incontro al PalaRegione di Catania, promosso dalla presidenza della Regione Siciliana e dall’assessorato ai Trasporti, tra organizzazioni sindacali e i grandi gruppi della Grande distribuzione organizzata. Le aziende si sono impegnate, alla ripresa delle consegne, ad aumentare il pagamento del lavoro ai trasportatori che, con la Regione, saranno presenti al tavolo che sarà aperto dal governo a Roma.

Assessore regionale Falcone -  «Dopo più di quarantotto ore di sciopero e disagi, gli autotrasportatori siciliani, accogliendo la richiesta del presidente Musumeci, hanno sospeso i blocchi stradali e preso l’impegno a riportare la situazione alla normalità. Il governo regionale li ringrazia per il senso di responsabilità che dimostrano nei confronti non solo delle realtà produttive, ma anche verso tutti i cittadini e le imprese dell’Isola. Oggi al PalaRegione di Catania, alle 9.30, riapriremo i lavori del tavolo tecnico voluto dal governo Musumeci con autotrasportatori, produttori e rappresentati della Gdo per approfondire ulteriormente le proposte di accordo emerse oggi dalle interlocuzioni fra le parti. La vertenza, infatti, rimane aperta e trova il pieno sostegno della Regione, poiché i problemi degli autotrasportatori restano tutti sul tappeto nella loro gravità. Il tavolo tecnico regionale rimane convocato in maniera permanente, per avanzare le proposte a Roma e tenere alta l’attenzione di tutti. Il governo Draghi, infatti, non può girarsi dall’altra parte, ma deve invece intervenire in maniera strutturale in favore di un comparto che mai come oggi sta scontando il prezzo della crisi e dell’impennata dei costi, a iniziare dai carburanti. La prossima settimana saremo a Roma per convincere il ministro Giovannini a mettere in campo interventi realmente risolutivi».

Confcommercio Sicilia, il vertice a Marsala - “Lo sciopero degli autotrasportatori si traduce in effetti a valanga per il commercio, la distribuzione e non solo, comparti anche questi messi in crisi dall’aumento dei prezzi dell’energia. Grandi e piccole imprese ci hanno manifestato le loro difficoltà. Si comincia, tra l’altro, a registrare qualche difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime. Ma, più nel complesso, senza escludere anche l’avvio del conflitto bellico in Ucraina, è il quadro generale che risulta essere disarmante”. Così il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, che ha partecipato ieri pomeriggio al vertice con i presidenti delle confederazioni provinciali tenutosi a Marsala. Sono intervenuti, tra gli altri, Pietro Agen, presidente provinciale di Catania, Pino Pace, presidente provinciale di Trapani, e, in collegamento da remoto, Giuseppe Caruana, presidente provinciale di Agrigento, oltre a Elio Piscitello, presidente provinciale di Siracusa, alla presenza del direttore regionale Enzo Costa. “E’ una situazione complicata – prosegue Manenti – se si pensa che le aziende di autotrasporti curano il 70% del commercio. Stiamo subendo i contraccolpi di una protesta giusta ma che avrà effetti deleteri per interi settori. Ci aspettavamo, dopo due anni di pandemia, che si ricominciasse a marciare lungo la direzione del rilancio economico e non certo un inasprimento delle condizioni che mettono a rischio la prosecuzione delle attività di molte delle imprese sopravvissute all’emergenza sanitaria. Chiediamo al Governo regionale una forte presa di posizione nei confronti del Governo nazionale. Le risposte devono arrivare immediatamente. Perché il rincaro dei costi dell’energia ha fatto lievitare tutti i prezzi. E, andando avanti così, conteremo presto altre vittime tra le piccole e medie imprese siciliane impossibilitate a sostenere la recrudescenza del fenomeno legato al caro bollette”.a

Assotir - Ha prevalso il buonsenso. La protesta dell’autotrasporto permane anche se i toni sono più pacati. Da un paio di ore i tir hanno ricominciato a circolare nelle strade e autostrade della Sicilia per far fronte alle esigenze e a una maggiore serenità, soprattutto oggi, di persone e utenti. La risposta del governo centrale è attesa e determinante». Queste le parole di Pino Bulla, vice presidente nazionale Assotir.

Unatras - «Lo stato di agitazione delle associazioni di categoria aderenti a Unatras rimane in attesa dell’esito della riunione in corso con il viceministro Bellanova. Al momento i nostri camion rimangono nei piazzali. Da indiscrezioni è trapelata una possibile apertura del Governo che dovrebbe provvedere a inserire un emendamento nel Decreto energia» Lo dice Salvatore Bella di Unatras. «I presidi irregolari perché non autorizzati, tra cui quello del casello di San Gregorio, si stanno sciogliendo in queste ore grazie all’intervento della Digos - aggiunge Bella - L’accordo raggiunto oggi tra i produttori ortofrutticoli con alcuni autotrasportatori, al cui tavolo ha assistito un delegato del Governo regionale, è uno specchietto per le allodole: superata questa fase emergenziale saremo al punto di partenza tenuto conto anche dell’inizio della guerra in terra Ucraina che non consentirà al costo dell’energia e dei carburanti di abbassarsi».