Dal prossimo 1 marzo e fino al 15 maggio, anche la Sicilia si adeguerà al nuovo digitale terrestre, così come in altre 6 regioni: Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria.
Il cambio delle frequenze televisive nella banda sub 700 serve per liberare quella a 700 Mhz e fare posto alla tecnologia 5G. Queste ultime frequenze sono state già assegnate agli operatori telefonici, che a fine 2018 hanno pagato 6,5 miliardi allo Stato per averle e che le useranno per la rete 5G. Si tratta del primo passo per l'ultima generazione DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial).
La prima regione ad aver cambiato frequenze è stata la Sardegna nel novembre del 2021. Dal 3 gennaio e fino al 14 marzo 2022 ad essere coinvolte sono la Valle d’Aosta, il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, il Trentino Alto Adige, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna. Dal primo marzo fino al 15 maggio, toccherà a Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Ultime regioni, dal primo maggio fino al 30 giugno 2022, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania.
Occorre appurare che il proprio televisore sia compatibile con la nuova tecnologia DVB T2 e supporti la codifica Mpeg4, ovvero, la nuova modalità di visione in HD. La risintonizzazione nella maggior parte dei casi avverrà automaticamente ma la progressione sarà numerica, per cui occorrerà riprogrammare i canali a seconda delle nostre preferenze.