«La legge di riforma del settore termale in Sicilia è una normativa necessaria, non più rinviabile poiché mette finalmente ordine in un intero comparto e garantisce sviluppo e legalità dimostrando che, per una volta, la nostra Regione, la Sicilia, è capace di mettersi al passo con le procedure europee, in questa particolare fattispecie rendendo concrete le previsioni della direttiva Bolkenstein».
Lo sostengono i sindaci dei Comuni di Calatafimi Segesta, Castellammare del Golfo e Alcamo, Francesco Gruppuso, Nicolò Rizzo e Domenico Surdi.
«É una legge che crea sviluppo e occupazione in territorio che soffre per la diseguaglianza e la mancanza di opportunità per i giovani. Inoltre -sottolineano all’unisono Francesco Gruppuso, Nicolò Rizzo e Domenico Surdi- la Regione siciliana dia anche un riscontro ai Comuni termali attraverso una royalty sulle tasse di concessione che sia vincolata alla promozione e alla valorizzazione del territorio in cui ricadono le sorgenti termali, al fine di innescare meccanismi virtuosi tra le realtà imprenditoriali e le amministrazioni comunali, per creare le migliori sinergie di sviluppo e di lavoro».