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25/03/2022 08:18:00

Calcio, la clamorosa sconfitta della Nazionale a Palermo. Addio Mondiali 

 Alla fine il calore della Sicilia e dei siciliani non è servito: la Nazionale di calcio è riuscita a compiere una disfatta storica. E' stata eliminata in casa dai Mondiali. Ha perso contro la Macedonia del Nord, nel primo spareggio che si giocava ieri a Palermo, alla Favorita.

Per chi c'era - lo stadio era tutto esaurito, per la prima volta dopo anni - è stata una serata storica, ma non nel senso che speravano i tifosi. Almeno è stata una notte magica per i 1500 tifosi arrivati a Palermo dalla Macedonia.

Ieri sera, allo stadio Renzo Barbera di Palermo, l’Italia è stata battuta per 0 a 1 dalla Macedonia del Nord. Per 90 minuti la nazionale è apparsa stanca, scarica, accasciata, incapace di fare gol. Poi, al terzo minuto di recupero del secondo tempo, tale Aleksandar Trajkovski, attaccante dell’Al-Fayha, squadra saudita, ha segnato il gol decisivo.
L’Italia non andrà ai Mondiali per la seconda volta consecutiva.
Portogallo – Turchia è finita 3 a 1. La finalissima per un posto ai Mondiali sarà dunque Portogallo – Macedonia del Nord.

"Che botta. Eccoci nel pozzo nero del calcio. Di nuovo giù. In fondo. Esclusi, anche stavolta, dai Mondiali. Ebbrezza che brucia ogni pensiero logico" comincia così la cronaca del Corriere della Sera. Scrive poi Mario Sconcerti: "La prima cosa da evitare adesso è il Grande Gesto di Mancini. Non servono martiri adesso, e nemmeno gentiluomini esasperati. Dico a Mancini che non è colpa sua. Che sarebbe un sacrificio inutile. Se vuole andarsene, vada, se qualcuno lo vuole cacciare, lo cacci. Ma il suo dovere è con la gente, un rapporto costruito in decine di partite senza sconfitte, di radicamento, perfino di tanta retorica, tutto ha sempre detto che non era per una notte, che è giusto andare avanti. La sua Italia è stato l’unico successo in mezzo a dodici anni di sconfitte e beffe terribili di tutto il nostro calcio. Non ricominciamo sempre da capo. Siamo dentro un momento così confuso da non poter dare torto o ragione a nessuno".

Spiega Il Messaggero: "Il disastro non è solo calcistico. Il fallimento dell’Italia non avrà soltanto un riflesso sportivo, ma si riverbererà inevitabilmente sul versante economico. Perché, considerando che il pallone è ormai ingabbiato nelle maglie di un’azienda globale, aver mancato la qualificazione ai Mondiali si tradurrà in un tracollo di immagine sotto tutti i profili".