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27/03/2022 06:00:00

 A Palermo, dopo l’incendio, riapre "Moltivolti" il ristorante simbolo di Ballarò

Dopo l’incendio devastante riapre i battenti il ristorante multietnico "Moltivolti" situato nel quartiere Ballarò, nel cuore della città. Il nuovo spazio è stato ricostruito attraverso il sostegno dell'intera comunità.

L'inaugurazione
L'appuntamento per tutti è il tre Aprile dalle 11 del mattino fino alla sera, tra piazza Santa Chiara e Moltivolti, dove per tutta la giornata si potrà fare festa intrattenendosi con musica dal vivo all'aperto, deliziarsi con un barbecue afghano curato da Shapoor, cuoco simbolo di Moltivolti, ordinare un piatto dal rinnovato menù, bere un bicchiere in compagnia e godere di tutto il calore e l'affetto della comunità di Ballarò.. Per l’occasione è prevista una grande festa di quartiere con musica e spettacoli all'aperto, durante quella giornata si potrà tornare a gustare i piatti del ristorante e visitare il nuovo spazio.

"Domenica 3 aprile riapriremo il nostro ristorante da pranzo in poi, per festeggiare e ringraziarvi abbiamo costruito una giornata in cui animeremo non solo la nostra casa ma anche piazza Santa Chiara con la musica dei Joker Smoker, dj 4raro e una degustazione di agnello a cura della famiglia di Shapoor! Sarà possibile anche salire all'ultimo piano e scoprire la terrazza di Sopra, la nostra guesthouse con una vista panoramica sulle bellezze di Ballarò".
Per prenotare:

https://linktr.ee/moltivolti

 

Moltivolti si è arricchito di nuovi allestimenti che puntano ad un minore impatto ambientale attraverso la scelta di arredi più sostenibili oltre alla la sostituzione e l'ammodernamento dell'impianto elettrico e di condizionamento.La novità è il grande intervento artistico collettivo, a cura di Igor Scalisi Palminteri, Francesco de Grandi, Andrea Buglisi, Gabriella Ciancimino e Laura Pitingaro, così come la mostra fotografica "Ventivolti", che sarà presentata il giorno dell'inaugurazione.

L’intervento artistico collettivo
Capitanati da Palminteri, una squadra di cinque grandi artisti palermitani è al lavoro per rendere ancora più bello, inclusivo e colorato lo spazio di Moltivolti, un luogo iconico, simbolo di rinascita e speranza per l'intero quartiere. "Cinque grandi interventi a parete saranno protagonisti del restyling del locale, mettendo al centro del racconto il senso di comunità da sempre elemento centrale dell'intero progetto Moltivolti".

Il team artistico coinvolto è di rilievo internazionale, tutti gli artisti sono infatti accomunati da un'appartenenza palermitana ma hanno alle spalle prestigiose collaborazioni che vanno ben oltre i confini nazionali, è il caso di Francesco De Grandi, protagonista di quella che è stata definita come la Scuola di Palermo, importante movimento artistico che tra gli anni Novanta e Duemila con la sua copiosa produzione figurativa ha rappresentato un vero e proprio spartiacque per una nuova generazione di pittori siciliani e non. De Grandi si misurerà in questa occasione con un'installazione luminosa, un neon riportante una delle sue ormai celebri frasi della serie Dito Sinistro.

Diverso sarà l'intervento curato da Andrea Buglisi, artista figurativo e street artist, entrato recentemente nella top cento di Street Art Cities con la sua opera dedicata a Falcone, considerata dalla piattaforma internazionale come uno dei muri più interessanti del mondo nel 2021. La sua cifra stilistica si esprime in un personalissimo equilibrio tra composizioni che strizzano l’occhio al design e all’advertising e un messaggio critico verso la contemporaneità. In questa occasione si confronterà in modo ironico sul tema dell'incendio con l'intento di storicizzare e fermare nel tempo l'evento drammatico.

Molto interessante anche l'intervento pittorico di Gabriella Ciancimino che punta a raccontare attraverso il coinvolgimento sulla parete delle comunità che anima il locale la narrazione di alcune piante migranti, il tema vegetale e botanico è estremamente presente nella ricerca dell'artista che si ispira ad un'attualizzazione del liberty siciliano e ha recentemente completato un importante lavoro per la sede italiana di Facebook.

Laura Pitingaro è un'artista indipendente veneta, ma palermitana d'adozione. Ha studiato Pittura presso l'Accademia di Verona, ma è vicina a pratiche contemporanee come video-art e performance, che ha approfondito al seguito di Karel Appel, Anish Kapoor e Gary Brackett. All'interno di questo progetto collettivo si cimenterà con una prova molto ardua: la risemantizzazione di uno spazio controverso come quello delle toilette. Con questo intervento, che prevede la pittura ma anche l'inserimento di oggetti particolari, punta a proiettare il fruitore verso la percezione di uno spazio altro, giocando sui temi dell'immaginazione e della sopravvivenza nell'ambiente.

Igor Scalisi Palminteri, si definisce "il facilitatore" di questo progetto collettivo e oltre a ripristinare e restaurare alcune sue opere già presenti all'interno del locale, produrrà un nuovo intervento artistico in cui porterà all'attenzione dell'osservatore le relazioni e gli sguardi dei suoi già presenti Volti di Moltivolti. "Quello che vogliamo far emergere - racconta l'artista - è la consapevolezza che nella nostra città esiste una rete di artisti solidali e sensibili ai temi dell'integrazione e dell'accoglienza, attraverso questi lavori vogliamo essere vicini ad un luogo importante per questa città dove ogni giorno si sperimenta un'idea nuova di città e di società in cui le differenze esistono ma vengono comprese e considerate una ricchezza e non solo un problema. Il nostro intento è quello di lanciare un segnale al mondo dell'arte, dimostrando che si può fare arte anche sostenendo un luogo come questo."

La mostra fotografica "Ventivolti"
Esposti anche gli scatti di quattro autori che hanno voluto fare un loro omaggio alla struttura. Le immagini sono state realizzate da Giovanni Franco, Salvo Gravano, Igor Petyx e Marcello Troisi che, come racconta Giulio Giallombardo nel testo di affiancamento alla mostra, attraverso la propria sensibilità hanno voluto incastrare un mosaico di vite, cristallizzate nel loro scorrere, da donare per la riapertura di Moltivolti. Cinque tessere ciascuno, per venti ritratti che visti tutti insieme, uno dopo l'altro, raccontano storie emotive differenti, ma con la stessa voglia di esserci, farsi guardare e gridare al mondo di esistere. Ci sono le donne combattenti di Giovanni Franco, bende nere sul viso e pugni al cielo contro la violenza, sguardi e sorrisi tra rabbia e dolcezza. Salvo Gravano ritrae noti volti di scena che portano Ballarò nel cuore: la passione di un cantastorie, la voce intensa di una cantante, l'estro di un artista di strada, l'infatuazione dei musicisti.

Con Igor Petyx si fa un intenso viaggio tra i migranti: l'innocenza bagnata dalle lacrime, gli occhi impauriti di chi non crede ancora di avercela fatta e quelli brillanti di chi è pronto a ricominciare da capo. Nei volti di Marcello Troisi c'è, infine, la Palermo religiosa delle processioni. Storie di devozione e di culture che s'intrecciano, in quel territorio di confine dove il folklore incontra il mistero della sacralità.

"Sono molto felice ed emozionato per la riapertura di Moltivolti Ringrazio tutti quelli che ci hanno sostenuto con le loro donazioni. Abbiamo ricevuto migliaia di chiamate di solidarietà e aiuto non solo da Palermo, ma anche da tutta Italia e dall’estero . Per l’occasione della riapertura e inaugurazione del ristorante verrà festeggiato anche l’arrivo della mia famiglia dal Pakistan, grazie alla solidarietà di tanta gente - ci spiega Shapoor Safari il cuoco afghano del ristorante multietnico di Ballarò" .

Dorotea Rizzo