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24/04/2022 12:00:00

Chiusa la gara per i termovalorizzatori in Sicilia. Uno a Gela e uno a Catania. Protestano gli ambientalisti

Si è chiusa la gara per la realizzazione dei due termovalorizzatori in Sicilia. A Gela e a Pantano d'Arci in provincia di Catania i comuni dove verranno realizzati. Lo ha annunciato il presidente Nello Musumeci.  Dei sette progetti presentati, dunque, ne sono rimasti due. 

 "Il nucleo di valutazione ha completato il suo lavoro sulle sette proposte arrivate - afferma Musumeci -. Ha verbalizzato l'idoneità di due progetti, uno per la Sicilia occidentale e uno per la Sicilia orientale". Un termovalorizzatore sarà costuito a Gela: costerà 647 milioni. Il secondo a Pantano D'Arci del valore di 400 milioni circa. Ognuno dei due impianti potrà smaltire fra le 300 mila e le 450 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati.

“Siamo convinti sia questa la soluzione – ha aggiunto il presidente della Regione - assieme all'aumento della raccolta differenziata. Tutto quello che rimane indifferenziato va nel termoutilizzatore, che produce peraltro energia, e così ci liberiamo della schiavitù delle discariche".

L'iter ora prevede un nuovo bando con il quale la Regione chiederà la disponibilità a realizzare questi progetti al prezzo più basso dando la priorità alle aziende che li hanno già presentati. Prenderà vita così il sistema del project financing: chi vince gestisce l'impianto. Da quel momento scatteranno 3 anni per realizzare le due strutture.

Non si sono fatte attendere le reazioni degli amnientalisti. "Musumeci vuole spendere 1000 milioni di euro per avere non prima di cinque anni due inceneritori - scrivono i portavoce di Europa Verde Antonella Ingianni ed Mauro Mangano - . Il vero cambiamento, a cui l’attuale governo della Regione non ha prestato alcuna attenzione, è la diminuzione della quantità dei rifiuti e l’aumento dei rifiuti riciclati che diventano risorse capaci di produrre materie prime utili. Musumeci dimentica che la Sicilia ha la percentuale di raccolta differenziata che si attesta almeno 20 punti al di sotto della media nazionale? Europa Verde si oppone fermamente agli inceneritori e promuove la cultura del rifiuto – risorsa che ha come punti fermi la costruzione di nuovi impianti di riuso e riciclo dei rifiuti primi fra tutti gli impianti di compostaggio aerobico ed anaerobico per il trattamento dell’organico (nella raccolta differenziata, la frazione organica rappresenta circa il 40%). Ed anche l’incentivazione dell’industria della riparazione  - concludono - deve essere favorita per invertire la tendenza a buttare a favore dell’ aggiustare riducendo rifiuti e creando lavoro".

Queste invece le parole del presindente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna -  “La scelta di Musumeci di volere gli inceneritori è scellerata e insostenibile, per l’ambiente e per le tasche dei siciliani. Come per quelli di Cuffaro, alla faccia della rottura con il passato, faremo di tutto per fermarli”.