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02/05/2022 06:00:00

  Altro che Monumento ai Mille. A Marsala nel luogo dello sbarco un laboratorio sugli scarti di pesce…

Chissà cosa penserebbe Garibaldi, oggi, a pochi giorni dall’anniversario dello sbarco a Marsala, se dovesse vedere che nel luogo in cui dovrebbe essere celebrata l’epopea dei Mille si fanno riunioni sul riutilizzo degli scarti di pesce.

E’ la fine che farà, infatti, il Monumento ai Mille di Marsala, che ormai è tutto fuorché un monumento allo sbarco del Generale e dei suoi garibaldini.
Di che si tratta? Di una convenzione stipulata dall’amministrazione guidata dal sindaco Grillo con il Consorzio Universitario Trapanese e il Centro di Competenza distrettuale- Società consortile di Mazara nell’ambito del progetto “Innovittica”.

Un progetto “a titolarità di ricerca ad alto livello di trasferibilità e collaudo di tecnologie avanzate per mettere a valore gli scarti della pesca, della trasformazione ittica attraverso il trattamento igienico sanitario e di conservazione della qualità degli scarti, lo sviluppo e la commercializzazione di ingredienti di alta qualità e di alto valore da utilizzare nel settore farmaceutico, cosmeceutico, nutraceutico e alimentazione in acquacoltura".

Nell’ambito di questo progetto è prevista una fase di comunicazione, disseminazione e formazione che, secondo l’accordo stipulato da Comune, Consorzio Universitario e Centro di Competenza distrettuale- Società consortile di Mazara, dovrà avvenire proprio all’interno del Monumento ai Mille. Quindi meeting, seminari, consumer test con gli stakeholder. Il Centro provvederà a collocare attrezzature, apparecchiature, mobilio e supporti tecnici necessari allo svolgimento delle attività.

Insomma, il Monumento ai Milla continua a non vivere giorni sereni, e a non essere utilizzato per quello che dovrebbe essere il suo scopo: un museo, un luogo in cui celebrare l’epopea garibaldina.

 

 

 

La convenzione ha già suscitato diverse polemiche. Non va per niente giù la scelta dell’amministrazione Grillo, ad esempio, al Vice presidente del Centro studi risorgimentali garibaldini di Marsala, il prof Elio Piazza, che da sempre si batte per tenere viva la memoria del principale evento storico che riguarda Marsala. “Un monumento dedicato a coloro che diedero inizio all'unificazione territoriale dell'Italia non può nè deve essere alienato perchè costituisce simbolo ed anima di una identità che da Marsala si irradia e pervade il tessuto nazionale ed europeo”. Elio Piazza, sempre pacato nei modi, questa volta non usa mezzi termini: “Marsala si coprirebbe di vergogna davanti ai turisti ed ai visitatori che a Marsala vengono anche per un non sopito richiamo patriottico”.


Sulla vicenda interviene anche l’ex sindaco Alberto Di Girolamo: “può il monumento ai Mille essere adibito a laboratorio sensoriale e sede per eventi del progetto Innovittica? Un progetto, sicuramente interessante, che prevede che dagli scarti della pesca, con una tecnologia innovativa, si possano realizzare prodotti da utilizzare nel settore della farmaceutica, nutraceutica, cosmeceutica e altro. Ma può un luogo simbolo della nostra storia trasformarsi in un laboratorio sensoriale degli scarti di pesce? Un luogo che dal 2016, anno in cui l'abbiamo inaugurato dopo decenni di incuria, è diventato punto di riferimento dei turisti e la porta d’ingresso della città. I mille garibaldini, gli storici e tutti coloro che hanno dedicato parte della loro vita per raccontare la storia, si rivolteranno nella tomba e i vivi saranno almeno sbalorditi per non dire altro. Il sindaco, che sicuramente conoscerà la storia di Marsala, spero faccia un passo indietro e non firmi l’accordo di collaborazione con l’università per questo luogo. Spero inoltre che il monumento venga riaperto al pubblico al più presto e adibito per lo scopo per cui è stato progettato: la memoria dello sbarco dei garibaldini a Marsala e il racconto della nostra storia”.

 

Anche l’Associazione strutture turistiche di Marsala non digerisce l’idea di “rinunciare” al monumento ai “dopo che i cittadini e i turisti si erano abituati ad averlo come punto di informazione ed accoglienza turistica, situato all’ingresso del centro storico, con possibilità di parcheggio di macchine ed autobus: è molto doloroso per noi che con i turisti parliamo tutti i giorni”.
Non viene bocciata l’idea, ma la location, che “nell’immaginario dei Cittadini e dei Turisti è la sede adatta per raccontare la Storia d’Italia, dove i turisti e le scolaresche provenienti da tutta Italia hanno la possibilità di assistere ad una importante lezione di storia, da cui discende tutto il nostro assetto politico istituzionale. Il locale, infatti, è dotato di Sala conferenze, di foto e cimeli di tutti i garibaldini”.
Il suggerimento è, ad esempio, quello di utilizzare i locali di Villa Genna ”dove c’è un progetto legato allo studio di risorse provenienti dal mare, o l’ex idroscalo quando sarà disponibile”.
L’associazione, presieduta da Gaspare Giacalone, sottolinea, anche che “dopo la chiusura per inagibilità e gli atti di vandalismo dei mesi scorsi si sperava di poter utilizzare a pieno il Monumento, come si è pubblicizzato in molti contesti”.


E in effetti negli ultimi mesi i locali del monumento ai Mille sono rimasti chiusi, dopo il raid vandalico. Eppure si pensava che l’amministrazione Grillo avesse piani diversi per quella zona, dopo i lavori nell’incrocio del Lungomare proprio davanti al Monumento spacciati come restyling per dare più accoglienza ai turisti. Per il monumento, però, ci sono altri piani, che già hanno suscitato parecchie critiche.