Resta agli arresti domiciliari Gaspare Gulotta, ’ex direttore del dipartimento di Chirurgia del Policlinico di Palermo, indagato nell’ambito dell’inchiesta sui concorsi universitari truccati.
Il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di remissione in libertà presentata dai legali. Gulotta è accusato di corruzione, peculato, turbata libertà di scelta del contraente, truffa, rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio, falso ideologico in documenti informatici, calunnia e abuso d’ufficio. Accuse che Gulotta ha respinto in sede di interrogatorio di garanzia.
I difensori di Gulotta, gli avvocati Giovanni Cascioferro e Ninni Reina, annunciano ricorso contro la decisione.
Gaspare Gulotta, da tempo in pensione, era stato arrestato l’8 aprile assieme alla figlia Elena, anche lei medico, che venerdì è tornata in libertà. Al centro dell’indagine portata avanti dai carabinieri del Nas ci sono i concorsi per l’attribuzione degli incarichi nei policlinici universitari. Dalle intercettazioni, sarebbe emerso un quadro improntato alla spartizione dei posti sulla base di un sistema baronale.
Direttore dell’unità operativa di Chirurgia Generale e d’Urgenza dell’azienda ospedaliera universitaria e direttore del Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistiche dell’Università di Palermo per oltre dieci anni. E’ autore di tantissime pubblicazioni scientifiche ed è presidente della società europea di Oncologia Comparata. Nel 2019, il suo reparto fu scelto per la terza volta consecutiva come unica struttura sanitaria per l’Italia meridionale – al pari di quelle di Sidney, New York e Chicago–per la chirurgia dell’apparato digerente. A luglio del 2019, invece, l’ex rettore dell’ateneo palermitano Fabrizio Micari conferì a Gulotta il titolo di professore onorario, onorificenza attribuita dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
E l’inchiesta su Gullotta, come abbiamo raccontato su Tp24, ha degli strascichi marsalesi. Parchè il medico avrebbe fatto smosso mari e monti per agevolare il trasferimento a Marsala del nipote dirigente scolastico.
Telefonate fatte per aiutare il nipote, Leonardo Claudio Gulotta, dirigente scolastico ad avere un trasferimento da Pantelleria a Marsala. Cosa che poi peraltro è accaduta. Gulotta è attualmente dirigente alla "De Gasperi" a Strasatti. Il dirigente scolastico marsalese in passato ha prestato servizio presso un istituto comprensivo di Treviso. Proprio in questi giorni anche i giornali trevigiani si sono occupati del caso.
Gulotta chiese allo zio di interessarsi per avere un trasferimento da Pantelleria a Marsala, attraverso il sistema della “mobilità”. Gulotta senior si mise subito all’opera: il 22 gennaio 2021 chiamò l’assessore regionale all’istruzione. Roberto Lagalla, per sollecitare il trasferimento. Non arrivarono i risultati sperati. Si tentò anche con l’allora ministra Azzolina. Prima provò ad arrivare al segretario, un palermitano, attraverso un docente di economia; poi, non avendo ottenuto risposta, optò per il deputato regionale Giorgio Pasqua, del movimento Cinque stelle, con cui parlò. Scrivono i carabinieri: «Terminata la telefonata, Gulotta dice che Pasqua non conosce il segretario del ministro e gli ha riferito che in settimana incontrerà il direttore scolastico regionale».
Gulotta continua con il suo lavoro, chiede un interessamento anche al senatore trapanese M5S, Vincenzo Santangelo: «Chiede se può mandargli il nipote, il senatore acconsente», scrivono i carabinieri. È il 6 luglio. Il 15, la svolta positiva: «Gulotta è con il nipote, il quale lo informa di avere ottenuto il trasferimento presso una scuola di Strasatti, Trapani», scrivono i carabinieri. Il nipote torna a casa, a Marsala. Leonardo Gulotta, come abbiamo più volte ribadito, non è indagato, a differenza dello zio che, appunto, si trova ai domiciliari. Leonardo Gulotta, contattato dalla Tribuna di Treviso, non ha rilasciato nessuna dichiarazione: “Non ho nulla da dire”.