Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
31/05/2022 07:05:00

Pantelleria, Pulizzi chiede l'affidamento ai servizi sociali 

 Ormai definitiva la condanna a 2 anni e 8 mesi di carcere per produzione e cessione di materiale pornografico, il 38enne pantesco Paride Martino Pulizzi, ha chiesto, tramite il suo legale, l’avvocato marsalese Francesco Vinci, l’affidamento in prova ai servizi sociali.

A tendere la mano, disponendo la sospensione per trenta giorni della pena detentiva, in attesa di una eventuale richiesta di pena alternativa, è stata la stessa Procura di Marsala, con provvedimento dell’Ufficio Esecuzioni penali.

In primo grado, nel luglio 2018, il Tribunale di Marsala, oltre ai due anni e otto mesi di reclusione, al Pulizzi inflisse anche una sfilza di interdizioni (dai pubblici uffici all'impiego nelle scuole, etc.) per un analogo periodo di tempo, un anno di casa di cura al termine del periodo di detenzione e condanna al risarcimento alle parti civili, per produzione e cessione di materiale pornografico. 

La condanna scattò per la produzione di un video con il quale, “in data prossima al 30 giugno 2013”, il pantesco ha immortalato un rapporto sessuale con una ragazza che all'epoca del fatto era ancora minorenne e con la quale, pare, avesse una relazione sentimentale. Dall'accusa di cessione del video, inviato con il telefonino, tra fine aprile e inizio maggio 2014, ad un altro pantesco, il Pulizzi è stato, però, assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. Nel processo, la ragazza con il quale 'imputato ha avuto il rapporto sessuale, e che ha visto violata la sua privacy a causa del video, si è costituita parte civile insieme ai suoi genitori.