Il sindaco di Castellamare del Golfo, Nicola Rizzo, deve tornare a processo con l’accusa di favoreggiamento e con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa.
La vicenda giudiziaria scaturisce dall’operazione antimafia Cutrara che ha portato all’arresto di 14 persone e alle indagini nei confronti di altri 11 tra i quali lo stesso sindaco. Lo scorso settembre, il gup del tribunale di Palermo aveva assolto il sindaco, a termine del processo con rito abbreviato, ma ora i magistrati della Dda De Leo e Dessì hanno fatto ricorso contro l’assoluzione.
Il primo cittadino incontrò a casa del suocero il capo di mafia di Castellammare, Francesco Domingo. I militari dell’Arma registrarono l’incontro e dalle intercettazioni fu svelato che serviva a Domingo per chiedere al sindaco di trovare un immobile per la casa di riposo «Comunità alloggio Madre Teresa».
Il sindaco da subito ha detto ai magistrati di essersi infastidito di aver trovato Domingo e di non sapere nulla. I pm non gli hanno creduto. «Rizzo - scrivono i pm antimafia - quando incontra così “riservatamente” Domingo, aveva ben chiaro che gli si stava palesando innanzi la manifestazione tipica dell’esercizio del potere mafioso». I pm, inoltre, hanno evidenziato che il reato si sarebbe compiuto con la sola volontà di aiutare. Il sindaco si sarebbe interessato a trovare una soluzione rispetto alla richiesta ricevuta.