Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
13/06/2022 06:00:00

Marsala, Don Francesco Fiorino: "Niente fuochi d'artificio per San Giovanni, facciamo opere di bene"

Padre Francesco Fiorino, direttore dell’Opera di Religione “Mons. Gioacchino Di Leo” e responsabile parrocchia San Giovanni Battista di Marsala, ci spiega perché la Festa di San Giovanni, quest’anno, si terrà il 23 e non come ogni anno il 24 Giugno?

Quest’anno, eccezionalmente, il 24 giugno coincidono due grandi solennità: la natività di San Giovanni Battista e la solennità del Sacro Cuore di Gesù. E per questo motivo viene anticipata di un giorno.

Padre Fiorino, conferma che non ci saranno i fuochi d’artificio?

Lo confermo. Io però mi chiedo e chiedo ai Marsalesi a cosa sono interessati della natività di San Giovanni Battista, la ritengono una figura importante per le scelte della vita o sono interessati alla parte esteriore e tradizionale? Noi lo avevamo pensato ancora prima della decisione dei vescovi siciliani, e riteniamo che non abbia senso sparare i fuochi d’artificio quando ci sono uomini e donne a poca distanza da noi, atterriti dalle sirene e uccisi dalle bombe. Abbiamo deciso di convertire quanto doveva essere speso per i fuochi pirotecnici in aiuti, non solo ai profughi, ma anche ai marsalesi bisognosi.

Non solo la guerra in Ucraina, ma anche l’inflazione sta mettendo in ginocchio tante famiglie.

Quotidianamente ricevo decine di messaggi o chiamate di richiesta di aiuto da parte di persone che sono in difficoltà. Volevo specificare che noi come Chiesa e l’Ente che rappresento, L’Opera di Religione Monsignor Di Leo, abbiamo il compito solo dell’aspetto formativo e religioso della festa di San Giovanni, gli altri aspetti, a cominciare dai fuochi d’artificio, non competono a noi. Io ho organizzato per due anni, e devo dire che questi momenti di leggerezza, che qualcuno dice che ci vogliono, costano circa dieci mila euro, oltre ai documenti per la sicurezza, personale impegnato nel caso d’incendio. Tutta la responsabilità dei due anni prima della pandemia cadeva sulla mia persona, anche il Parco Archeologico, che è il luogo dove partono i fuochi, mi faceva firmare un documento con il quale mi prendevo la responsabilità di un incendio o anche di un possibile incidente o se qualcuno si fa del male. Chi vuole organizzare i fuochi d’artificio lo faccia, raccolga i soldi necessari e si rivolga al Comune. Noi abbiamo detto al Comune di cercare di seguire l’indicazione di condivisione e di aiuto a chi ha bisogno, spendere per un quarto d’ora di giochi d’artificio diecimila euro, a me sembra una esagerazione, poi ognuno si assume le proprie responsabilità. Chi vuole organizzare questi eventi esterni lo faccia pure.

Padre Fiorino quando apre a Marsala il “Centro dei Giusti”?

Nell'ambito del “Trentennale delle stragi di mafia”, promosso dal Comune di Marsala e patrocinato dall'Associazione Nazionale Magistrati, proprio oggi, lunedì 13 Giugno, in Piazza Della Vittoria (ore 17:30),ci sarà l'inaugurazione del “Centro Giusti di Sicilia”. Dopo la via intitolata all’Agente di Polizia Emanuela Loi, il parco giochi dedicato al Maresciallo dei Carabinieri Silvio Mirarchi, un altro segno concreto per celebrare questo importante anniversario ricordando la storia dei siciliani che hanno reagito al potere e alla violenza mafiosa. Nello specifico, il “Centro Giusti di Sicilia” sarà ospitato in un bene confiscato alla mafia che, in tal modo, viene restituito alla comunità locale che ne ha subito l'illecita sottrazione. Nel nuovo sito culturale di Marsala sarà allestita un'esposizione di documenti e volumi concessi in comodato dall’Opera di Religione “Mons. Gioacchino Di Leo”. Un “museo multimediale” che ha lo scopo di tenere vivo l'esempio dei Siciliani che hanno lottato e vissuto nel rispetto del proprio dovere, delle regole morali e civili, segnando positivamente la storia siciliana. Assieme al sottoscritto interverrà il sindaco Massimo Grillo, il prefetto di Trapani Filippina Cucuzza e il vescovo di Mazara Domenico Mogavero.