Sono pochi ma attivi, e metodici. Sono gli incalliti lanciatori del sacchetto dei rifiuti. Agiscono al calar della sera o nelle prime ore del mattino, convinti di farla franca.
La scena del “crimine” e’ sempre la medesima. Il ciglio della strada, le aree di servizio,
Appena rimossi dagli operatori, i sacchetti puntualmente ricompaiono. Ma ci sono zone non ripulite che sono diventate discariche abusive.
E’ come una eterna sfida, una disputa, un duello: da una parte l’ordine costituito rappresentato dall’Ente Comune e dall’altra il gesto anarcoide di chi contesta il modo razionale di smaltire i rifiuti.
Parlare solo di mancanza di civiltà e’ limitativo.
Ci son casi in cui, la perseveranza, la metodicità del comportamento tradisce un disegno perverso.
C’e’ del metodo in questa follia, come direbbe qualcuno. Una contestazione sorda e sordida.
Per capire di cosa stiamo parlando abbiamo un episodio abbastanza illuminante che ormai si ripete con stupefacente periodicità da alcuni mesi a questa parte.
Si tratta di un tale, che chiameremo “Mister X” che ha preso di mira lo svincolo che si attraversa quando si esce da Salemi per andare a Vita.
Non si tratta di un comune “lanciatore”.
Questo signore i sacchetti (il logo, sempre lo stesso, e’ di due supermercati) ricolmi di spazzatura non li lancia.
Li depone con garbo. Con un accenno di sorriso beffardo, fa attenzione a non lacerarli. Li lega con molta cura, per evitare la fuoriuscita della monnezza fuoriesca. E’ come se dicesse: io non sono uno sporcaccione come i “lanciatori” delle bottiglie di birra che trovate a qualche metro di distanza dal mio sacchetto.
E’ un “ideologo”. Contesta la raccolta differenziata e l’Amministrazione che l’ha voluta.
Preferirebbe un ritorno all’indietro, e se deve essere “moderno”, al massimo, si accontenterebbe degli inceneritori.
Di questo signore ( si fa per dire) un identikit psicologico – comportamentale e’ semplice tratteggiarlo, talmente e’ prevedibile il suo comportamento.
Ce lo immaginiamo di mezza età, di cultura media, in possesso forse di un diploma (o addirittura una laurea), timorato di Dio, come tanti a Salemi (dove qualcuno ha pensato persino a San Modesto per dare il nome ad una strada!), che ha deciso di intraprendere una personale battaglia reazionaria contro tutto e tutti.
“Usque tandem abutere Mr X patientia nostra?” (fino a quando abuserai della nostra pazienza, Mr. X?), verrebbe da dire citando l’avvocato Cicerone!
Siamo convinti comunque che l’unica via da percorrere sia quella della videosorveglianza.
Chi non rispetta le regole deve essere individuato e sanzionato.
Le campagne di informazione ambientale e di sensibilizzazione non e’ sufficiente per debellare il fenomeno dei lanciatori dei sacchetti.
Siamo convinti che occorre iniziare una severa campagna di informazione e divulgazione delle sanzioni comminate e che si attui tolleranza zero. Una minoranza non può continuare a sporcare e restare impunita.
(Le foto che pubblichiamo sono state scattate nelle mattinate di giovedì 9 giugno e lunedì 13 giugno; nell’intervallo i sacchetti sono stati rimossi dagli operatori).
Franco Ciro Lo Re