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13/07/2022 09:18:00

L'odissea dei gestori di un lido di San Vito Lo Capo 

 Racchiusa in una lettera l'odissea vissuta dal Faro Sea Club di San Vito Lo Capo. Un problema che investe i lidi balneari. 

“Che i lidi balneari possano restare montati anche dopo il termine della stagione estiva purché abbiano i relativi pareri favorevoli è sancito dalla Legge Regionale n. 3 del 2016 pertanto è cosa assodata; tranne forse per il Comune di San Vito, il quale, nello specifico, ha in data 24 novembre 2021 espresso un parere CONTRARIO in quanto, secondo la firmataria Ing. Anna Maria GIUSTINIANI, la richiesta di mantenimento fatta dalla ditta SIGMA FOOD SRL per il lido Faro Sea Club, seppur provvisto di parere favorevole della Sovrintendenza, andrebbe in contrasto con l’art. 17 delle norme tecniche di attuazione del P.R.G.C.

Probabilmente all’allora dirigente protempore del III settore Ing. Giustiniani non hanno mai spiegato che le Leggi Regionali sono superiori alle norme comunali.

Ad ogni modo, a seguito di Osservazioni prontamente inviate tramite i legali dalla SIGMA FOOD SRL, specificando che esiste una legge regionale ad hoc, il Comune, imperterrito, invia ulteriore provvedimento negativo, stavolta a firma dell’attuale dirigente Ing. Giuseppe ALCAMO che ribadisce quanto asserito nel primo diniego dalla GIUSTINIANI.

Il SUAP in conclusione con conferenza di servizi comunica il provvedimento negativo ed intima la ditta allo smontaggio di tutte le strutture.

Nel mentre si è giunti alla primavera di quest’anno, e seppur avvisata l’amministrazione tutta, anche nella persona del sindaco Peraino, formalmente e anche informalmente dell’enorme danno che si stava per causare per una probabile “leggerezza” ad una realtà commerciale in termini economici, d’immagine (nel lido Faro Sea Club erano già programmati alcuni matrimoni) e occupazionali (il Faro Sea Club conta circa 25 persone dipendenti), giunge pure una nota del Segretario Comunale (prot. 7830 del 13. Aprile 2022) il quale rendendosi probabilmente subito conto dell’abbaglio che aveva preso l’uff. tecnico scrive espressamente: “Alla luce delle considerazioni sopra esposte ed in virtù del fatto che l’eventuale contrasto di disposizioni riguarda norme aventi natura regolamentare, da un lato, e norme aventi forza di legge dall’altro, si invitano i destinatari della presente (Sindaco; Resp. III settore; S.U.A.P. ) a valutare se sussistono i presupposti per un’eventuale rivisitazione in autotutela del provvedimento emesso”.

Quindi persino il Segretario Comunale immediatamente chiede “sic et simpliciter” formalmente il ritiro in autotutela del provvedimento.

Purtroppo neppure tale invito ufficiale risolve il problema causato probabilmente dalla poca professionalità dei burocrati firmatari, prima La Giustiniani poi l’Ing. Alcamo, ai quali sicuramente va attribuita la colpa più grave che si possa attribuire a chi lavora in un ufficio tecnico di un comune a forte vocazione turistica quale san vito lo capo che ha pochi mesi di stagione dove poter lavorare a pieno regime, ovvero quella dell’inerzia causata dal menefreghismo nei confronti degli utenti e degli imprenditori che rischiano centinaia di migliaia di euro dando lavoro a decine di persone.
Ma va evidenziata un’altra responsabilità, sicuramente non meno grave, la responsabilità politica del sindaco Giuseppe Peraino che, non interfacciandosi con i propri uffici nell’intento di risolvere un contenzioso che vedeva dall’inizio il comune soccombente, fregandosene dei danni che avrebbe potuto pagare l’ente in sede giudiziale, non muove un dito per la risoluzione del problema.
Nel mentre si giunge all’inizio della stagione estiva 2022.

La SIGMA FOOD SRL, seppur avendo avvisato l’ente pubblico di ricorrere le vie legali chiedendo tutti i danni causati, si vede costretta a fare ricorso al TAR.

Quest’ultimo, immediatamente, ha ritenuto che il ricorso presentava profili di fondatezza e ha sospeso tutti provvedimenti del comune consentendo, purtroppo soltanto oggi, a stagione avviata di intraprendere tutte le attività necessarie all’apertura del lido balneare.

Noi della SIGMA FOOD SRL non siamo arrabbiati, siamo soltanto delusi e amareggiati, delusi nel vedere che invece di incentivare le attività che costituiscono volano dell’economia territoriale e creano numerosi posti di lavoro, si creino continui ostacoli colpa questa di una burocrazia malata e da una politica scalcagnata non curante delle esigenze dei commercianti e immobile anche difronte ad evidenti errori amministrativi dei propri uffici.

Ci auguriamo almeno che se al termine dei giudizi l’amministrazione comunale dovesse essere condannata a risarcire gli innumerevoli danni economici provveda questa a fare richiesta di azione di rivalsa nei confronti dei responsabili affinché possano pagare con le loro tasche”.