Sono stati bloccati i lavori di una ditta che, in via caduti di Nassiriya, stava facendo gli scavi per interrare la fibra ottica. A seguito di una segnalazione, lo stesso sindaco Alfano apprendeva dagli uffici tecnici del comune che non era stata rilasciata alcuna autorizzazione. E dunque chiedeva alla polizia municipale di intervenire. Inoltre, essendogli capitato di passare di là, Alfano si è fermato a chiedere agli operai cosa stessero facendo.
“Stiamo facendo gli scavi per la fibra, ma lei chi è?”
“Sono il sindaco – ha risposto - Dovreste preparare le vostre autorizzazioni, perché stanno per arrivare i vigili”.
Una volta arrivata l’auto della polizia municipale, il sindaco ha proseguito il suo tragitto.
Alla fine è emerso che la ditta non era stata affatto autorizzata dal comune, ma aveva semplicemente inviato una pec, comunicando i lavori che sarebbero stati svolti, come se fosse sufficiente il cosiddetto silenzio-assenso.
E’ stata quindi elevata una multa ed i lavori sono stati sospesi, fino a quando la ditta non sarà in regola con le autorizzazioni. Che, certamente, il comune fornirà seguendo l’iter corretto, data la necessità collegata alla realizzazione della rete di fibra ottica.
La vicenda fa riflettere, non tanto (come potrebbe apparire in un primo momento) per la burocrazia che rallenta i lavori, ma per il fatto che ci sia voluta perfino una segnalazione al sindaco per far sì che i vigili si fermassero in cantiere a chiedere le autorizzazioni ai lavori.
Ci si aspetterebbe da parte della polizia municipale maggiori controlli, magari mentre passano in macchina vicino ai cantieri. Non per fare gli sceriffi ed elevare multe a destra e a manca, ma magari per intimare a chi non è in regola di farlo al più presto, sospendendo intanto i lavori.
Certo, è anche vero che sono pochi e devono occuparsi di tutto.
Ma la città non può rischiare di trasformarsi in un far west, dove l’autorizzazione diventa un optional.
Egidio Morici